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Allarme Coronavirus, Castellacci: “Problema complesso, la A rischia lo stop”

Castellacci (Getty Images)

L'ex medico della Nazionale azzurra campione del mondo nel 2006 commenta l'emergenza

Redazione ITASportPress

Il mondo del calcio si interroga sull'allarme Coronavirus. Le competizioni sono tante a questo punto della stagione e diventa problematico riuscire a gestire l'emergenza con gli impegni del calendario. Il professor Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale azzurra di calcio campione del mondo a Berlino nel 2006 ha commentato questa difficile situazione ai microfoni dell'ANSA: "Il problema è abbastanza complesso. Bisogna innanzitutto considerare quali sono le nostre priorità in questo momento: di certo, non il calcio, ma tenere sotto controllo il Coronavirus. Se questa epidemia dovesse aumentare a macchia di leopardo, come chiudono gli stadi del nord chiudono gli stadi del sud. E' un'ipotesi plausibile, non certo un mio suggerimento, la sospensione di un campionato. Anche giocare a porte chiuse, per due o tre partite, va bene, ma ricordiamoci che, quando si spostano le squadre, si spostano comitive di 30-40 persone. Può avere un senso giocare a porte chiuse se questa forma influenzale resta limitata a dov'è adesso, ma credo ci sarà uno sviluppo e altre regioni verranno interessate. Fermare il campionato non è un'eresia. Siccome tutti parlano dei recuperi, degli ingorghi delle partite, in questo momento la priorità in Italia non è il calcio. La priorità è un'altra. Le cose che possono sembrare fantascientifiche diventano realtà".