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Atalanta, Gasperini: “Quarto posto o Coppa Italia? Non rinuncio a nulla. Su Zapata e Mancini…”

"Eliminare i Campioni d'Italia ci ha fatto capire di poter arrivare in fondo"

Redazione ITASportPress

Il tecnico dell'Atalanta Gian Piero Gasperini si gode il momento magico dei suoi. Nonostante la recente sconfitta in campionato contro il Milan, i nerazzurri rimangono incollati al treno valido per i posti europei, compreso il quarto posto che dà l'accesso alla Champions League.

Intervistato da La Stampa, l'allenatore della Dea ha parlato del momento della squadra e dei possibili traguardi finali, menzionando anche la Coppa Italia, forse, vero obiettivo della sua squadra.

AMBIZIONE - "Cosa sceglierei tra il quarto posto e la Coppa Italia? Non rinuncio a nulla, il bello è giocare partite importanti", così Gasperini sugli obiettivi dell'Atalanta. A sole quattro lunghezze dal quarto posto e in semificale di Coppa Italia, la Dea può ancora stupire e il tecnico non si pone limiti.

Il merito è soprattutto di alcuni giocatori, come ad esempio Duvan Zapata vero trascinatore negli ultimi due mesi con una serie di reti consecutive incredibile: "L'esplosione di Zapata? Merito delle sue qualità, ha lavorato molto e si è accesa la lampadina. La vittoria con la Juventus in Coppa Italia è stata la più importante: eliminare i campioni d'Italia ci ha fatto capire di poter arrivare in fondo. Tuttavia, se continuano così, il dominio dei bianconeri in Italia durerà per altri 15 anni, finché le milanesi non arriveranno al suo livello. Per Roma e Napoli è difficile fare di più".

MERCATO - Piuttosto arrendevole, invece, in ottica mercato, ma sempre con grande rispetto verso il lavoro della società e del patron Percassi: "Dovrei essere più bravo a farmi comprare i giocatori? Magari anche a non farmeli vendere. I prossimi a partire potrebbero essere Zapata, Mancini e Castagne, ma con il presidente c'è un grande rapporto".

NAZIONALE - "Io in Nazionale? E' un sogno, ma per ora mi sta piacendo molto il lavoro di Mancini e spero che riesca a risollevare gli azzurri. Quanto alle big, mi basta la mia Atalanta: qui mi sento gratificato".