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BOMBER

Beto si racconta: “Mi piace Beethoven e da piccolo mi firmavo Beto’o…”

Redazione ITASportPress

L'attaccante dell'Udinese si racconta a 360°

Curiosa intervista rilasciata dall'attaccante dell'UdineseBeto a DAZN nel corso della puntata di "Lost in the Weekend". Il centravanti si è raccontato a 360° tra passioni, attività extra calcio e ovviamente la sua esperienza in Friuli con la maglia bianconera.

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EXTRA CALCIO - Sugli hobby: "Non ascolto la musica classica, ma mi piace tantissimo la nona sinfonia di Beethoven. E' una sinfonia bellissima, che mi carica anche prima dell'allenamento. La mia giornata tipo è calcio, casa, riposo o al massimo Call of Duty. Mi piace spingere anche in quel gioco; sono uno che va all'assalto, e mi piace vincere anche lì", ha raccontato Beto.

UDINESE - Sul calcio, la sua crescita e poi l'arrivo all'Udinese: "Essere calciatore? Ci ho sempre creduto. Non ho davvero mai smesso di crederci. Era il mio obiettivo e l'ho realizzato; con i miei compagni di squadra circa 5 anni fa feci una scommessa che sarei arrivato nel calcio professionistico. Soltanto due credevano in me, gli altri no, e mi dicevano che era impossibile. Sono rimaste solo chiacchiere, perché poi sono andato alla Portimonense e tutti mi dicevano che ero un fenomeno e che credevano in me". Sull'arrivo in Friuli: "Ho fatto davvero di tutto per venire all'Udinese, perché mi è sempre piaciuta tanto l'Italia come paese e come calcio. Sto bene qui. Futuro lontano da qui? Inutile parlarne ora; la stagione è ancora in corso, io sono tranquillo e sto molto bene. Ci penserò su molto in caso prima di lasciare eventualmente l'Italia".

IDOLO - Infine un passaggio sul suo idolo con tanto di retroscena: "Vorrei incontrare Samuel Eto'o, il mio idolo assoluto. Da piccolo ho sempre scritto il mio nome Beto'o sul mio quaderno di scuola, per far capire quanto mi sia sempre piaciuto".