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Brescia ancora sconfitto, arriva la lettera dei tifosi per Cellino: “Fai tornare Corini…”

Eugenio Corini, Getty images

La squadra è ultima in classifica

Redazione ITASportPress

Dopo il pesante ko del Brescia contro la Roma all'Olimpico, il gruppo Ultras Brescia 1911 ex Curva Nord ha scritto una lettera aperta al presidente Massimo Cellino. Una situazione difficile quella delle Rondinelle che hanno salutato Eugenio Corini, esonerato, e si sono affidati a Fabio Grosso, fin qui senza successo.

I risultati preoccupano l'ambiente - il Brescia è ultimo in classifica - e la tifoseria che ha chiesto in modo cortese e pacifico il ritorno dell'ex allenatore. "Sia chiaro: nessuno contesta Grosso, che probabilmente è una bravissima persona, un professionista estremo e con le palle (lo ha dimostrato pochi giorni fa allontanando la “star” del momento, e questo nonostante la difficile situazione), e un ottimo allenatore (in ogni caso non saremo certo noi a giudicarlo, nemmeno se la situazione dovesse precipitare ulteriormente). Tuttavia, se molti tifosi si sono già arresi, un motivo c’è, e non è da ricercare solamente nelle ultime pesanti sconfitte. L’idea comune infatti è che questa squadra era, è e sarà sempre la squadra di Eugenio Corini, che forse ha fatto qualche errore quest’anno, ma di certo non quanti ne hanno fatti altri, soprattutto in società (se vuole Le possiamo fare un lungo elenco, a cominciare dal fatto che avete messo l’Atalanta in fascia alta!!!)", questa una parte della lettera arrivata la patron del Brescia.

CORINI - Nella lettera anche l'elogio a Corini e la precisa richiesta a Cellino: "La preghiamo con tutto il cuore di richiamare l’unica persona in grado di far giocare questa squadra con dignità e alla pari degli avversari; l’unica persona che ha saputo regalarci delle emozioni che non avevamo più provato -almeno negli ultimi anni; l’unica persona che ha saputo rinnovare speranze ed entusiasmi ormai sopiti; l’unica persona che ha saputo darci un’altra ragione di vita in un momento storico, in una categoria e in uno stadio che ci penalizzano oltremisura (ne sa niente Lei?); l’unica persona che potrebbe affrontare il Derby per antonomasia con la Mentalità vincente, proprio perché conosce i giocatori come nessun altro!".