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Cagliari, Cragno: “Felice per il ritorno. Il pari contro l’Inter ci dà ancora maggiore fiducia”

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Il portiere sardo tornato dopo 5 mesi

Redazione ITASportPress

L’emozione quella di sempre, tanta voglia di tornare a giocare una partita ufficiale dopo cinque mesi passati a guardare i compagni in tv o dalla tribuna. In più, il pareggio ottenuto dal Cagliari in un campo difficile come quello del Meazza: la felicità di Alessio Cragno è completa. “È stata una bella giornata. Sono molto contento di aver avuto la possibilità di rientrare ma la soddisfazione più grossa è il risultato colto dalla squadra. Cinque mesi sono lunghi, ho continuato a prepararmi nelle ultime settimane come se dovessi giocare anche se chiaramente non ero ancora pronto. Ora mi sono lasciato dietro l’infortunio, ricomincio da dove avevo lasciato”.

PRESTAZIONE DI SQUADRA

“Il cambio di modulo era un modo per sporcare il loro gioco e attaccare in maniera più pericolosa la loro difesa. Sapevamo che l’Inter allargava molto il gioco sugli esterni, sistemarci sul campo in quel modo ci ha consentito di rimanere in posizione senza scoprirci. Al di là del modulo però è stata importante la prestazione di squadra. C’è stata grande aggressività, la nostra voglia e la nostra applicazione hanno fatto la differenza”.

UN PUNTO CHE DÀ FIDUCIA

“Venivamo da un periodo un po' complicato ma era impensabile andare avanti al ritmo delle prime giornate. Già la settimana scorsa la squadra ha dimostrato di essere in ripresa. La prestazione di oggi è stata una conferma. Questo risultato ci dà ancora maggiore fiducia”.

IL GOL DI MARTINEZ

“Mi è sembrato che ci sia stata una leggera spinta che non ha permesso a Walukiewicz di saltare. L’arbitro l’ha ritenuta veniale, c’è il VAR, hanno ritenuto il gol valido, noi dobbiamo attenerci alle decisioni prese”.

FARE PIÙ PUNTI POSSIBILE

“Metterci a guardare adesso la classifica sarebbe folle: una vittoria ti spinge su in alto, basta una sconfitta per riportarti sotto. Noi dobbiamo continuare a fare più punti possibili, poi vediamo alla fine dove siamo arrivati”.

L’ABBRACCIO DI OLSEN

“Prima della partita Robin mi ha abbracciato, mi ha detto il suo in bocca al lupo. È un ragazzo d’oro, un grande professionista, tra noi c’è un ottimo rapporto. Quel che conta è far bene per la squadra, chiunque vada in campo”.