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Cagliari, ecco Nandez: “Qui per il progetto. Conosco la storia degli uruguaiani in rossoblù…”

Il centrocampista ha scelto la maglia numero 18

Redazione ITASportPress

NahitanNandez è un nuovo giocatore del Cagliari. Dopo una lunga trattativa, il centrocampista ex Boca Juniors è arrivato in Sardegna e vestirà la maglia rossoblù in Serie A.

Ennesimo colpo dei sardi di Tommaso Giulini che, nell'anno del centenario, puntano a stupire. Il classe 1995 si è presentato alla stampa e ha parlato dei motivi che lo hanno spinto a scegliere Cagliari e dei tanti consigli ricevuti da diversi colleghi illustri. Ecco le sue parole riportate dal sito ufficiale del club.

DALL'URUGUAY - Nandez è uno dei tanti uruguaiani a vestire la maglia rossoblù. Lo sa bene il centrocampista che ha parlato di chi, come Tabarez, Francesco e Lopez hanno indossato la divisa del club sardo: "Il Maestro (Tabarez ndr) è una persona che sa ascoltare e dà sempre buoni consigli. Sto constatando di persona che tutte le belle cose che lui e gli ex mi hanno riferito di Cagliari e dell’Isola sono vere. La gente mi ha accolto con molto calore e facendomi sentire a mio agio; sembra quasi che sia qui da tanto tempo. Posso garantire che darò il massimo. Spero di dimostrare di essere all’altezza dei connazionali che mi hanno preceduto in maglia rossoblù e di venire ricordato nel tempo con lo stesso affetto".

SCELTA - "La trattativa è stata lunga, ma sono sempre stato ottimista. C’erano altre squadre che mi volevano, però  dopo aver parlato con la mia famiglia e i miei agenti ho scelto il Cagliari. Mi è piaciuto il progetto ambizioso di costruire una squadra difficile da affrontare, che abbia lo spirito di scendere in campo per vincere ogni partita. L’obiettivo principale è la salvezza, poi una volta conquistata, si può anche pensare ad ottenere qualcosa di più, siamo una squadra forte, sognare è lecito", ha detto Nandez che ammette di aver avuto un dialogo su Cagliari anche con De Rossi, neo arrivo al Boca Juniors: "Ho avuto modo di salutarlo e scambiare qualche parola con lui prima di partire per l’Italia. Anche Daniele mi ha parlato bene della città, della squadra, della competitività del calcio italiano. In Serie A ci sono tantissimi grandi calciatori, conto di adattarmi in fretta alla nuova realtà".

MAGLIA E CAMPO - "Il mio ruolo? Posso ricoprire tutti i ruoli del centrocampo, al Boca giocavamo con tre in mezzo e occupavo una posizione più interna; in Nazionale ci schieriamo a quattro e in questo caso sono più esterno. Sono un giocatore di corsa, grinta, personalità: in ogni partita cerco di dare tutto me stesso". E sul numero di maglia scelto, il 18 che l'anno scorso era di Barella: "Ho scelto il 18 perché era quello che avevo sin da bambino. È lo stesso numero di maglia che porto in Nazionale".