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Cagliari, Giulini: “Abbiamo capito cosa non ha funzionato”

Il presidente isolano lancia un segnale di compattezza

Redazione ITASportPress

Il Presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, ha parlato in conferenza stampa, nell’ambito della presentazione di Kwadwo Asamoah e Daniele Rugani. Le prime parole del Presidente sono proprio per i due nuovi rossoblù: “Asamoah ci può portare serenità e tranquillità, quel che abbiamo bisogno in questo momento. Nel gruppo si sentirà il suo impatto, è fermo da un po’, ha tanta voglia di giocare. Il suo entusiasmo, la sua capacità di esprimersi in più ruoli ci potranno dare una grande mano: aveva tante proposte, ha scelto Cagliari”.

“Per Rugani siamo riusciti a sfruttare la possibilità offerta dal mercato di avere un giocatore così importante, considerando gli infortuni subiti da alcuni nostri difensori centrali. Anche Daniele aveva ricevuto molte offerte, ma ha scelto noi ed è un aspetto fondamentale: sottolinea la volontà dei calciatori di venire a giocare nel Cagliari, nonostante un momento di difficoltà come questo”.

ESPERIENZA E PERSONALITÀ

“Con la scelta di prendere elementi di esperienza come Asamoah e Rugani vogliamo dare ancora più tasso tecnico, personalità e conoscenza del campionato alla squadra. Stesso discorso per gli arrivi di Deiola, Duncan e Nainggolan, innesti importanti in un mercato complicato. Non ci aspettavamo di essere terz’ultimi in questo momento del campionato, piuttosto che investire su giovani o stranieri abbiamo voluto portare esperienza all’interno dello spogliatoio. Manca un play? Penso che Radja possa benissimo ricoprire questo ruolo; lo può fare Deiola, con caratteristiche più difensive, e anche Marin, in caso di emergenza: ma al di là dei ruoli, adesso bisogna avere grande voglia di lottare per il Cagliari, sputare sangue in ogni partita e mettere la massima determinazione per arrivare alla salvezza. Dobbiamo voltare pagina, invertire il trend”.

COMPATTEZZA E FIDUCIA

“I calciatori hanno sempre dimostrato attaccamento e fiducia all’allenatore. Ho percepito grande compattezza, tutti remano nella stessa direzione. Tanti piccoli dettagli hanno fatto sì che i risultati non siano arrivati, il mister domenica ha parlato di poca furbizia e si è visto nell’ultima parte della gara contro il Sassuolo: quando si vince 1-0 ad un quarto d’ora dalla fine, il pallone va bucato. È assurdo che questa squadra sia negli ultimi tre posti della classifica: ha tutto, sia tecnicamente che umanamente, per fare meglio e sono sicuro che prima o poi i punti arriveranno”.

IL PROGETTO PROSEGUE

“Cosa non ha funzionato quest’anno? Sicuramente non siamo stati fortunati con gli episodi, mi riferisco ai casi di Covid che hanno colpito Godin, Nandez e Simeone proprio nel momento in cui stavamo trovando la nostra identità; poi il grave infortunio capitato a Rog, in un altro periodo particolare. Abbiamo notato tre equivoci tattici: il nostro capitano Joao Pedro non è un esterno, sta facendo bene accanto o alle spalle della punta, quindi il suo inserimento all’interno di un sistema definito non era scontato; i nostri esterni hanno spiccate qualità offensive, quindi la squadra si è trovata ad essere poco equilibrata, tanto che in molte partite l’esterno l’ha fatto Nandez; infine Marin, acquistato per fare il play, sta dimostrando di fare benissimo da mezzala. Per tutti questi motivi, il mister a livello di modulo non potrà dare la sua usuale identità di gioco alla squadra: anche per questo gli abbiamo allungato il contratto, in seguito con lui riusciremo a dare priorità al progetto tattico”.

OTTIMISMO PER IL FUTURO

“A livello industriale, il nostro gruppo ha ripreso alla grande nei primi mesi del 2021. Per quel che riguarda l’aspetto economico del calcio, le trattative per i diritti tv stanno andando meglio delle aspettative, speriamo che presto ci sia data la possibilità di riportare i tifosi …”

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