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Cagliari, Giulini: “Più forti con i soldi di Barella. Zeman la mia delusione più grande. Sul razzismo…”

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"Nainggolan è il regalo non previsto e pesa parecchio sul budget"

Redazione ITASportPress

Lunga intervista rilasciata da Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, ai microfoni del Corriere della Sera. Il patron dei sardi ha parlato dei temi caldi del calcio nostrano con particolare riferimento alle vicende dei rossoblù. Mercato, presente, passato e futuro con un sguardo anche al recente caso di razzismo nei confronti di Lukaku durante Cagliari-Inter.

PIU' FORTI -  Ha fatto sicuramente notizia, questa estate, la cessione di Nicolò Barella all'Inter. "Come ne esce il Cagliari? Della cessione di Barella abbiamo reinvestito il 100% per salire di livello. Sostituirlo con Nandez e Rog credo ci abbia migliorato. E poi c'è Nainggolan. Possiamo definirlo il regalo non previsto e pesa parecchio sul budget". E sugli altri affari: "Simeone lo volevamo in prestito, ma a causa dell’infortunio di Pavoletti lo abbiamo comprato". E ancora sui calciatori: "Tanti di loro sono colti e informati. Mi piacerebbe non usassero i social. Vorrei che il mio allenatore ne vietasse l’uso, se non altro a tavola".

SOCIETA' - "Zeman la mia delusione più grande, lo avevo mitizzato. Credevo che in A potesse fare molto bene, ma mi sono reso conto che a livello di gestione del gruppo e dello staff mancava qualcosa". Sul calcio moderno e lo stile delle società: "La Juventus è un riferimento per la programmazione, l’Atalanta una speranza per club come il nostro. Nuovo stadio? Se tutto va bene nel 2023. La burocrazia è enorme, quello delle infrastrutture resta il problema più grosso".

RAZZISMO - Tema caldo quello del razzismo che Giulini affronta senza problemi: "Una sorpresa i buu a Cagliari la prima volta? Mi fa piacere che in Italia siano stati una sorpresa, rispetto all’estero: la parte più frustrante, con la storia di emigrazione che abbiamo, è essere bollati come una città razzista. Anche se sono stati pochi imbecilli solo al momento del rigore di Lukaku, o del bresciano Donnarumma, ciò non toglie che tutto questo vada eliminato. Come? Con più steward, con l’aiuto degli altri tifosi e la tecnologia".