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Cagliari, Giulini avverte: “Protocollo troppo severo. Si rischia di non finire la stagione”

Giulini (Getty Images)

Il presidente del Cagliari ha espresso le sue perplessità riguardo al protocollo.

Redazione ITASportPress

Il protocollo stilato dal Comitato Tecnico Scientifico continua a dividere. Alcuni club hanno definito le misure di sicurezza troppo stringenti e, in alcuni casi, anche insostenibili economicamente. Dello stesso avviso è anche il patron del Cagliari Tommaso Giulini.

Protocollo troppo servero

Giulini (Getty Images)

Intervistato da Radio Super Sound il numero uno dei rossoblù ha dichiarato: "Oggi abbiamo un problema con il protocollo che è stato emanato dal governo e al momento è prevista la quarantena di gruppo nel caso di un contagio, è ovvio che non ci permetterebbe a nostro avviso di terminare il campionato entro il 2 agosto poiché qualora ci fossero 2-3 contagiati in una o due squadre, tutto verrebbe bloccato sistematicamente per un paio di settimane. Dato che questo ha buone probabilità di accadere, vorrebbe dire che al 80%-90% non saremmo in grado di terminare entro il 2 agosto, termine ultimo per la Uefa ma anche per il buon senso per terminare la stagione e pensare alla prossima. Ci stiamo provando, serve meno rigidità ed entro nei prossimi giorni si saprà qualcosa in più“.

Problema economico

 Joao Pedro Cagliari (getty images)

Riguardo allo scossone economico portato dalla pandemia, Giulini ha dichiarato: "Dobbiamo essere capaci di adeguarci a tutte le situazioni: questa chiaramente è una situazione estrema rispetto ad altre, ma mi è capitato negli anni di vivere delle situazioni complesse da imprenditore e la capacità di adattamento è fondamentale. La priorità è quella di mettere in sicurezza il Cagliari e i suoi dipendenti, cercando di non mandare via nessuno. Sarà difficile rinunciare al nostro meraviglioso pubblico della Sardegna Arena, ma sono tutti scenari da mettere in conto. Magari dovremo fare qualche scelta dolorosa, come qualche store che non potrebbe non riaprire o il centro commerciale nel progetto del nuovo stadio che non ci sarà. Il nostro pensiero però è sempre quello di guardare avanti con fiducia”.