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Cagliari, i dribbling non sono il tuo forte: in Europa nessuno ha fatto peggio

I rossoblù ultimi per dribbling tentati e riusciti nei Top 5 campionati del Continente

Redazione ITASportPress

Il dribbling non è proprio l'arma migliore del Cagliari di questa stagione, forse anche a causa degli infortuni di quei giocatori che avrebbero potuto aumentare il numero di quelli tentati e successivamente riusciti (specialmente gli acquisti di gennaio Birsa e Théréau, ma anche Joao Pedro, assente ad intermittenza). Infatti, uno studio di WhoScored.com ha evidenziato come la squadra rossoblù sia la peggiore in quanto a dribbling tentati e riusciti nei Top 5 campionati europei (Serie A, Bundesliga, Ligue 1, Premier League e Liga). In generale, il nostro è il meno avvezzo in assoluto a tale gesto tecnico.

STILE - Un po' per gli infortuni, un po' per il modo di giocare del Cagliari di Maran. Il trequartista dovrebbe inventare tale giocata, ma spesso si preferisce allargare palla sui terzini in sovrapposizione o sulle mezzali che decidono di avanzare sul fondo, per poi crossare in area ed affidarsi alle incornate di Leonardo Pavoletti, micidiale soprattutto nell'ultimo periodo. Chissà se con i ritorni di Birsa e Théréau assisteremo a più dribbling tentati e poi riusciti per l'economia del gioco, anche perché il gesto tecnico che stiamo analizzando, quando eseguito alla perfezione, crea vantaggi non indifferenti.

DATI - Nella nostra Serie A la media è di 14 dribbling tentati a partita, di cui solo 7.8 completati (poco più della metà). I giocatori rossoblù tentano a partita 8.7 dribbling a partita e ne riescono a malapena 4.2, peggio del Burnley il cui dato riporta 5.1 e del Chievo, ultimo in classifica nel nostro campionato, con 5.2. Nicolò Barella è il giocatore che per i sardi ci prova di più, ma risulta addirittura 53° nella classifica dei più bravi "dribblomani" della A; poteva risultare molto utile Diego Farias, a gennaio però trasferitosi all'Empoli.