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LA VIGILIA

Cagliari, Mazzarri: “Voglio squadra aggressiva e più cinica. Sull’Empoli…”

Cagliari Mazzarri (getty images)

Il tecnico alla vigilia del match infrasettimanale contro l'Empoli

Redazione ITASportPress

Walter Mazzarri, allenatore del Cagliari, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida casalinga contro l'Empoli gara valida per la quinta giornata di Serie A. Dopo il pari con la Lazio, il tecnico toscano vuole conferme dai suoi.

Cagliari-Empoli, parla Mazzarri

"Da quali concetti riparto dopo la Lazio? Di sicuro dall'aggressività di squadra. Cose particolari che fanno parte della mia organizzazione da sempre. Purtroppo con la Lazio abbiamo cambiato sul finire di gara e non dovevamo. Altrimenti, quando eravamo in possesso di palla eravamo molto pericolosi. Sono convinto che se si creano 6-7 palle gol come fatto con la Lazio dovremmo essere più cinici. Su questo dobbiamo migliorare", ha detto Mazzarri.

"Se si fa sentire la stanchezza e quanti cambi ci saranno? Su questo aspetto sono abbastanza ferrato avendo fatto le Coppe per diversi anni. Di solito faccio dei test sulla resistenza, aspetteremo la sosta per capire quali sono i livelli di allenamento. Poi sarò più preciso". E ancora: "Chi ha giocato con la Lazio può rifarla se ben allenato. In casi normali. Poi ci sono le eccezioni, magari se è tornato da poco da un infortunio. Oggi abbiamo fatto defaticante. Vediamo. Il mio lavoro sarà capire se voglio far giocare quelli con la Lazio o no. Dovrò parlare con tutti".

"Cosa significa sfidare l'Empoli sia a livello emotivo che per la gara? Quando alleno una squadra sono primo tifoso della squadra che alleno. Dell'Empoli posso dire bene a livello calcistico. Ha un allenatore che ha dato gioco alla squadra. Un cliente difficile. Se noi non guardiamo gli altri e facciamo quello che sappiamo in fase difensiva, aldilà di chi abbiamo davanti, faremo bene. Voglio una squadra aggressiva e con una fase difensiva fatta bene. In avanti più cinici se ci saranno le occasioni".

"In questo momento non dobbiamo pensare alla classifica. Voglio questa mentalità di cui vi ho parlato. Ora siamo in casa e i tifosi ci hanno dato una grande mano già con la Lazio. Voglio il dodicesimo uomo in campo. Faccio anche un appello, vorrei il dodicesimo uomo in campo fino alla fine per prevalere contro l'avversario".

Sui singoli: "Caceres? Parto dal suo spirito. E anche da quello degli altri come Pavoletti. Io voglio un gruppo. Caceres si è messo ad aiutare quando è stato cambiato. Io gli dicevo di andare a dire le cose. Questo è quello che voglio. Poi ha fatto anche una buona gara. In generale voglio che siano tutti tifosi tra di loro. Chi gioca ed esce deve tifare chi è dentro e viceversa. Qui siamo sulla buona strada e sottolineo di nuovo anche Pavoletti".

"Joao Pedro e il cambio? Diciamo che lo "sfogo" di Joao è stato fatto per un motivo che tra l'altro mi fa piacere. In ogni caso mi ha già detto che non lo farà più. Lo ha fatto perché abbiamo preso il 2-2. Era arrabbiato per quello perché il campo stava dicendo che stavamo facendo bene".

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