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IL PARERE

Cairo: “Protocollo da rifare. Seguire modello inglese. Al Torino non tutti vaccinati”

Cairo

Parla il presidente del Toro

Redazione ITASportPress

Intervenuto ai microfoni di Radio Anch'Io Sport, in onda su Radio 1 Rai, Urbano Cairo, presidente del Torino, si è soffermato a parlare di diverse tematiche dell'attualità calcistica italiana con particolare riferimento ai contagi da Covid tra le squadre di Serie A e il recente protocollo stilato.

LEGA - "Il protocollo? Una scelta che abbiamo preso in modo unanime perché 'suggerita' dal Governo. Anche se concordo con quanto detto da Bassetti. Con super greenpass, vaccinazione ecc tutti molto ben coperti. Tenendo contro che i contagi al 23 dicembre erano pochi sono aumentati con il calcio di Serie A fermo. Non è il calcio che ha causato questo aumento. Penso sia un provvedimento eccessivo".

UDINESE E BOLOGNA - Sulle lamentele di Udinese e Bologna costrette a giocare nonostante l'alto numero di contagiati, Cairo ha detto: "Hanno protestato perché devono giocare? Proteste giuste. Anche io ho protestato per il nuovo protocollo. Andando anche ad attingere alla Primavera. Secondo me vuol dire andare oltre. In Inghilterra hanno fatto cose più ragionevoli, considerando anche gli infortunati e valutando le singole cose. Loro prendono i giovani se professionisti non solo ragazzi presi così. Si tutela anche lo spettacolo. Vedere partite che finiscono tanto a poco non è una bella cosa. Anche noi ci siamo fermati perché non ci eravamo allenati ma oggi giochiamo. Alla base, quel protocollo fatto non funziona".

SOLUZIONE - "Io un anno e mezzo fa ero assolutamente preoccupato dai contagi perché non si conosceva la malattia. Oggi, con i vaccini, è tutto più controllabile. Bisogna avere atteggiamento per proteggere la salute, ma andare avanti e procedere. In Inghilterra fanno cose condivisibili. Vedo stadi pieni al 100% con super greenpass. Il calcio è qualcosa di molto popolare. Farlo nel calcio significa dare segnale a tutti".

TORINO - "Tutti vaccinati da noi? A parte un paio sì".

CALENDARIO E TV - "Si gioca ad ogni ora ma si è sempre liberi di scegliere di vedere o meno. Se uno vuole vederla ok, altrimenti fa altro. Il calcio ha fatto una scelta".

SERIE A FALSATA - "Tutto è appena cominciato, ma sicuramente si deve mettere mano al protocollo. Io ho visto che dal 26 a 6 gennaio c'erano tre turni di gare e ne hanno rinviate poche. Hanno gestito tutto con commissione tecnica. Penso che anche da noi questo andrebbe fatto. Anche per evitare lamentele come è capitato col Bologna che giocherà senza essersi allenato e che magari giocherà con ragazzini che non hanno mai giocato in A. In Inghilterra sono giovani che hanno già giocato".

MERCATO - "Belotti? Guardi, ne abbiamo parlato talmente tanto. Le cose sono chiare: se il giocatore ha altre idee noi non possiamo fare di più di quello che abbiamo fatto considerando il momento e i modelli economici. Pensiamo alle altre cose".

MONDIALE OGNI 2 ANNI - "Torniamo al discorso che si gioca troppo. Ogni due anni abbiamo Europei e Mondiali. Averlo ogni due anni potrebbe essere eccessivo. Questo evento si accoppia all'Europeo, poi c'è la Coppa America, la Coppa d'Africa. Io non sono favorevole".

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