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Capello: “Coronavirus? Temo più gli infortuni”

Fabio Capello (getty images)

L'ex ct e tecnico sulla ripresa del campionato di Serie A

Redazione ITASportPress

Fabio Capello pensa alla ripartenza del campionato e mostra un pensiero che sembra andare uin po' controcorrente. Nella lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport l'ex tecnuco ha commentato i suoi dubbi relativi alle condizioni dei giocatori non tanto in merito alla possibilità di contagio dal Covid-19 quanto più rispetto alla forma fisica e i possibili problemi muscolari e non a cui andranno incontro i calciatori.

La ripresa secondo Capello

Fabio Capello (getty images)

"Non si può più stare chiusi, rispetto ad un mese fa ne stiamo venendo fuori e il calcio dà lavoro a 100mila persone", ha detto Capello mostrando pienamento la sua posizione sul tema della ripartenza non solo del pallone ma di tutta l'industria italiana e del mondo. Per ripartire potrebbe essere utile seguire il modello Germania ma secondo il tecnuco "in Italia tutto è più difficile, abbiamo un debole per le complicazioni". In ogni caso, il pensiero di Capello è rivolto ai giocatori e ai possibili infortuni fisici a cui andranno incontro a seguito dello stop di due mesi: "Devo dire la verità: li temo più del virus. Il rischio infortuni è già alto in allenamento, immaginiamo dopo i due mesi che hanno passato fermi".

Fattore campo e tifosi

 stadio San Siro senza tifosi (getty images)

Ritornando al calcio giocato e alle varie ipotesi per aiutare le squadre e le rose, Capello ha analizzato anche la possibilità di vedere aumentati i cambi a disposizione dei vari club: "Le cinque sostituzioni sono più di una manna dal cielo", ha spiegato il mister favorevole rispetto ad altri colleghi del mondo del calcio. Mentre sulle gare a porte chiuse, qualche dubbio sulla reazione dei giocatori. "Loro sono animali da stadio e per loro il peso maggiore sarà proprio quello di ripartire senza pubblico". Insomma un bel danno per lo spettacolo ma anche per la psiche e la grinta dei diretti interessati che quasi sicuramente si troveranno in questa situazione, senza supporto, per diverso tempo.

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