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Capello: “Milan in mani capaci. Modric all’Inter? Il Real Madrid non può perderlo. Su CR7 e Zidane…”

Fabio Capello (getty images)

"Con Cristiano Ronaldo alla Juventus si torna a parlare del campionato italiano nel mondo"

Redazione ITASportPress

È un Fabio Capello a tuttotondo quello che ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. L’ex allenatore di svariati club e Nazionali, ha detto la sua sul momento del calcio italiano e non solo. Tanti i temi trattati anche del calciomercato, con particolare attenzione alle recenti vicende del Milan e alle trattative per Cristiano Ronaldo e Modric.

MODRIC-INTER - "Modric non credo lo perderanno. Il Real Madrid non può permettersi di lasciarlo andare dopo la partenza di Cristiano Ronaldo. Oggi Modric è uno dei campioni più importanti al mondo. Modrid è stato con Kanté il centrocampista più importante del Mondiale. In assoluto è quello che ha interpretato al meglio il concetto moderno del ruolo. La sua evoluzione nel tempo è stata interessante e sotto certi aspetti esemplare. Lo affrontai con l'Inghilterra contro la Croazia e faceva l'esterno sinistro. Al Tottenham cominciò a spostarsi al centro e al Real è diventato un regista dinamico e di fantasia. Modric conferma quello che ho sempre sostenuto: giocare in una grandissima squadra migliora anche i fuoriclasse".

ZIDANE - "Zidane aveva capito che se non avesse conquistato la quarta Champions sarebbe stato licenziato. Aveva già rischiato l'esonero in campionato, quando ormai il Barcellona aveva spiccato il volo. Sapeva che questa volta la sfida sarebbe stata ancora più difficile. Come sempre nella filosofia del Real, la cosa che conta di più è il club. Con due eccezioni: Santiago Bernabeu e Alfredo Di Stefano. Florentino Perez vorrebbe entrare nella storia? E' vero e le tre Champions di fila viaggiano in questa direzione, ma gli addii di Zidane e Ronaldo qualche crepa potranno crearla. I tifosi del Real sono molto esigenti. Non sarà facile digerire la perdita di personaggi come Zidane e Ronaldo senza portare a casa gli ennesimi trofei".

RONALDO - "Con Cristiano Ronaldo alla Juventus si torna a parlare del campionato italiano nel mondo. Negli anni Ottanta e Novanta, rappresentammo il top. Ci siamo persi e non siamo stati capaci d'investire nelle strutture. Diritti tv e merchandising hanno permesso a Inghilterra, Germania e Spagna di sorpassarci, ma con Cristiano Ronaldo possiamo provare a rialzare la testa. Certo da solo lui non basta. Bisogna avere la forza e l'intelligenza di sfruttare il volano-Ronaldo per ridare impulso al nostro calcio".

MILAN - "Milan a Elliott con i ritorni di Leonardo e Maldini? Finalmente una svolta seria, con persone competenti e giocatori che possono trasmettere valori importanti. Il nuovo Milan è in mano a dirigenti capaci. L'arrivo di Higuain è un segnale fondamentale: se un campione del suo valore ha lasciato la Juventus per i colori del Milan, significa che crede nel nuovo progetto. Il mercato rossonero è ispirato da scelte mirate. Non si compra a vanvera come un anno fa".

PREMIER LEAGUE - "In Premier il Manchester City di Guardiola campione in carica è una corazzata. Ha costruito nel tempo una squadra che gioca a memoria e ogni anno si rinforza limando i difetti. La rivale? Il Liverpool, senza dubbio. Sarri? Diamogli tempo".