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Lotito (getty images)
La Corte Federale d’Appello, riunita oggi a Roma per esaminare il “caso” tamponi legato alla Lazio, ha accolto in parte il reclamo proposto dalla Procura Federale e, per l’effetto, ridetermina in mesi 12 la sanzione dell’inibizione al presidente della Lazio Claudio Lotito ed in euro 200.000,00, l’ammenda a carico della società, conferma nel resto; respinto invece il reclamo proposto dalla Lazio, da Claudio Lotito, Ivo Pulcini e Fabio Rodia. Una sentenza amara per il patron biancoceleste: considerati i 2 mesi di inibizione che Lotito aveva ricevuto nel 2012 per "agentopoli", si superano abbondantemente i 12 mesi più un giorno di squalifica che determinano da regolamento la decadenza da tutti gli incarichi federali e l'impossibilità di essere eletti in futuro.
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