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Chievo, Birsa: “Sono rinato. Ecco qual è il nostro segreto”

"Quando sono arrivato qui venivo da qualche esperienza in cui avevo giocato poco, mi serviva riprendere un po' il ritmo e ritrovare la condizione"

Redazione ITASportPress

Valter Birsa, trequartista sloveno del Chievo, si è confidato a Goal.com: "Non credo che il Chievo possa essere definito una sorpresa perché già l’anno scorso avevamo fatto bene e giocato un bel calcio. E anche in questo campionato abbiamo dimostrato di avere personalità e mentalità, in particolare siamo sempre riusciti a giocarcela alla pari con tutte, anche con le grandi. Dunque la nostra classifica non è un caso, ma semplicemente una conseguenza di questo approccio e della convinzione nei nostri mezziA fare la differenza la fanno l'organizzazione societaria, la chiarezza di idee dello staff tecnico e l'impegno che mettiamo tutti noi giocatori quotidianamente. Non conosco altre ricette per ottenere risultati. Personalmente mi trovo benissimo. Dal punto di vista professionale, poi, si può dire che sono rinato. Qui ho trovato due elementi essenziali: serenità e continuità. Quando sono arrivato qui venivo da qualche esperienza in cui avevo giocato poco, mi serviva riprendere un po' il ritmo e ritrovare la condizione. Ci è voluto un po', ma poi sono riuscito a rimettermi in forma, anche psicologicamente, e i risultati si sono visti. Ora qui sto davvero bene, anche perché l'ambiente è tranquillo e si può lavorare senza troppe pressioni. Il nostro obiettivo deve essere la salvezza fino a quando la matematica non ci dirà che l'abbiamo raggiunta, ma è chiaro che nella nostra testa quando scendiamo in campo c’è sempre il pensiero di fare meglio. Quello è il primo step, ma poiché il mio primo anno qui siamo partiti malissimo (2014-2015, ndr), riuscendo a salvarci solo con una rimonta clamorosa, è meglio procedere per passi. Detto questo, siamo tutti convinti di poter raggiungere questo obiettivo e di poter fare meglio, ma non sono target che si raggiungono a parole, bisogna dimostrare di meritarli sul campo".