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Chievo, Sorrentino: “Volevo fare l’attaccante ma poi un giorno…”

"I sogni nel cassetto ci sono sempre e sono tanti. Il mio e' arrivare alle 600 partite tra i professionisti"

Redazione ITASportPress

Intervista del portiere del Chievo, Stefano Sorrentino a 'Sport2000'. Queste le sue parole sull'inizio della sua attività: "Da piccolo facevo l'attaccante. Poi ad un torneo verso gli anni 90, dato che mancavano i portieri, il mister di quel tempo, Rino Rado, mi disse vai tu in porta perche' tuo papa' e' portiere. A quel tempo mio padre era ancora in attivita' (Roberto Sorrentino ha giocato nel Catania, Cagliari e Bologna ndR). In quel torneo andai in porta e vinsi il premio di miglior portiere. Da li' poi decisi di continuare a giocare in porta. Il Chievo e' una famiglia - ha aggiunto Sorrentino - e il suo segreto e' il presidente Luca Campedelli. Grazie a lui il Chievo negli ultimi 15 anni e' rimasto in serie A 14 volte. Questo significa continuita', programmazione e tanta passione. E' il nostro primo tifoso e segue tutti i nostri allenamenti". "I sogni nel cassetto - ha concluso Sorrentino - ci sono sempre e sono tanti. Il mio e' arrivare alle 600 partite tra i professionisti".