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Senza speranza

Crac Italia, sono già tutti in acqua senza scialuppa e Gravina spegne la radio

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La crisi del calcio italiano rischia di farsi ancora più grave se non si cambia rotta

Redazione ITASportPress

Siamo sul Titanic, prima di salpare cambiate rotta. Da passeggeri del calcio abbiamo l'obbligo di avvisare il comandante, gli ufficiali ed il timoniere che la strada che la Lega di Serie A sta imboccando e che costringerà la FIGC a seguirla, è sbagliata. L'attività di lobby fatta da alcuni presidenti di Serie A per congelare i tributi per le società professionistiche del mondo del calcio ha portato dei risultati eccellenti. Le squadre, le 100 professionistiche, non dovranno versare nulla (o meglio se lo vorranno) nelle casse dello Stato fino a luglio 2022, poi rate fino a dicembre 2022. Sei mesi in cui le società ed i presidenti avranno del tempo a disposizione per sistemare i conti del club. Tutto vero ma un'illusione.

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POLVERE SOTTO IL TAPPETO - La Lazio di Lotito, la Sampdoria di Ferrero (fino a quando sarà proprietario uno che non lo poteva fare) in Serie A e molte squadre di Serie B, Lecce, Pordenone e Reggina (in Serie C perdiamo il conto) oltre a questa liquidità inaspettata (che non hanno perchè non sarebbero riuscite ad onorare le scadenze Irpef correnti) in base alla bozza per le iscrizioni avrebbero o dovrebbero ricevere dai loro "proprietari" versamenti importanti per rientrare negli indicatori di Bilancio. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina lo sa bene, la CoViSoc pure.  Le squadre di calcio negli ultimi 3 anni non hanno praticamente mai dovuto pagare le "tasse" regolarmente. Quindi se nei budget questo costo era stato previsto e nei bilanci questo costo c'è ma non è stato pagato, vuol dire che le proprietà hanno dovuto togliere meno denaro dalle loro tasche per darlo al club (in alcuni casi non hanno versato nulla, anzi).

BUCO NELL'ACQUA - Quindi questa liquidità, che sarebbe servita a risanare i conti delle società, non c'è mai stata, anzi. I costi del lavoro (gli stipendi dei calciatori) sono aumentati. Prendiamo la serie B con l'illusione di Sky e di Helbiz che ha generato un plus di valore nei diritti Tv. Questo maggior guadagno, incrociato con le minori uscite di cassa per le tasse non pagate, è stato interamente speso per essere competitivi in un campionato in cui Monza, Parma, Brescia, Ternana, Como, Cremonese e Benevento (grazie a delle proprietà solide) erano fuori classifica. Per cui il Lecce si è dovuto dissanguare per provare ad andare in A, la Reggina prenderà 4 punti di penalizzazione per mancato versamento delle tasse (!?) che non si "dovevano pagare", il Pordenone retrocederà senza sapere quale futuro avrà.

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ROSSO LOTITO - In Serie A la situazione è drammatica. La Lazio da quando le milanesi si sono piantate stabilmente in Champions (la Juve ci andrà, poi a turno forse Napoli e Roma) non potrà più contare sui maggiori incassi della più bella "coppa d'Europa" e dunque Lotito dovrà dopo, vent'anni, versare soldi nelle casse del club e per non farlo sta convincendo il Genoa, il Cagliari e la Sampdoria (li ha vita facile) che questo indicatore di bilancio li costringerà a mettere più soldi di quanto ne servirebbe per iscrivere la squadra in Serie A. Tutto giusto, ma è tutto maledettamente sbagliato! Che Lotito sia bravo con le parole (in latino) lo sappiamo, ma che sia anche bravo con i numeri lo disconosciamo. Ed ora sveliamo il segreto. Se non devi pagare le tasse per forza per iscriverti e ti fai anticipare i soldi dei diritti Tv (quindi meno uscite e più entrate) ed il club è autosostenibile perchè devi "finanziarlo"? Semplice: perchè lo stai indebitando!

RIANIMAZIONE - E la stagione 2022/2023 e quindi le prossime e per i prossimi anni (2025) saranno letteralmente senza ossigeno. Quindi? Se non si approvano ora norme severe e rigide per le iscrizioni al campionato che possano spingere i presidenti a risanare ora i conti dei club nel momento in cui lo Stato (per "grazia" ricevuta) ha congelato i pagamenti delle tasse, non solo vedremo i mondiali sempre da casa, ma nel giro di tre anni anche gli ottavi di finale delle competizioni europee saranno una chimera e se questo avverrà rischieremo anche i quattro posti in Champions perchè il calcio francese sta crescendo nei numeri, e nella programmazione. Il calcio italiano è frenato da quei presidenti che hanno capito che con il calcio non possono più guadagnarci, sono quei presidenti che hanno eletto con 11 voti su 20 un presidente di Lega in Serie A e stanno spingendo la nave verso la rotta sbagliata. Gravina non dovrà mollare, se ammorbidisce le norme si iscriveranno presidenti che non hanno più la possibilità di mantenere la squadra di calcio. Milano è Southampton, il porto da dove partì il Titanic. Vi prego cambiate rotta perchè i tifosi non possono scendere.

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