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Cristiano Ronaldo: “La gente non vede l’ora che io fallisca. Stufo di dover…”

"La gente di Madrid mi ama, quando mi incontra per strada mi dice: ‘Torna Cris'"

Redazione ITASportPress

Cristiano Ronaldo si racconta. L'asso portoghese della Juventus ha rilasciato un'importante intervista a ICON di El Pais in Spagna.

L'attaccante si è soffermato in modo particolare sulla visione che le persone hanno di lui. Tra le prestazioni in campo e ciò che la gente pensa di lui fuori dal terreno di gioco. Il fuoriclasse si è tolto qualche sassolino, ma ha sottolineato come si stia stancando di dover sempre dimostrare qualcosa.

OGNI ANNO - "Il calcio per me è come una missione: devo scendere in campo, vincere e migliorarmi ogni volta. C'erano momenti in cui andavo in campo e pensavo a dribblare, ora invece le pressioni sono grandi, la gente giudica sempre. Dice che a 33-34 anni sei finito, che dovresti lasciare. E pensi solo a come sorprendere queste persone". Ammetto che mi infastidisce e stanca questa cosa, perché ogni anno sembra che devo dimostrare di essere il migliore. È difficile avere questa pressione: dimostrare qualcosa agli altri, non solo a te stesso. E alla tua famiglia, tua madre, tuo figlio. Questo ti rende attivo: devi sempre allenarti, ma ci sono momenti in cui vuoi restare solo".

MACCHINA - "Le persone dicono che sono un robot? Non credo di esserlo, ma molti mi vedono come una persona senza problemi, che non è mai triste. Le persone credono che sei senza preoccupazioni quando hai successo e denaro e le capisco. Ma non hanno vissuto certe situazioni. Sono sempre in attesa che sbagli un rigore o una partita decisiva, col fucile puntato. Fa parte della vita e devo essere preparato, l'ho fatto per tanti anni"

IN SPAGNA - Torna anche a parlare della sua esperienza in terra spagnola al Real Madrid e al rapporto con i tifosi blancos: "In Spagna tutti mi trattavano bene. A prescindere dai problemi con il Fisco, che non posso nascondere o dimenticare, vado avanti a testa alta e la mia vita è un libro aperto. La gente di Madrid mi ama, sa che ho dato molto al Real e quando mi incontra per strada mi dice: 'Torna Cris, questa sarà sempre casa tua'. Mi piace sentirmelo dire".

FUTURO - Una battuta anche sul futuro: "Allenatore al termine della carriera da giocatore? Non lo escludo. Se ho mai pensato di andare al Barcellona a finire la carriera? Barcellona non fa per me. Ci sono stato un paio di volte, ma a loro non piaccio molto. È normale, a causa della rivalità che c'è stata, non è un problema (ride ndr)".