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Crotone, dura lettera alla Federcalcio: “Il Chievo non può partecipare alla prossima Serie A”

I calabresi non si arrendono dopo il rinvio del processo al club gialloblù, imputato per presunte plusvalenze fittizie

Redazione ITASportPress

Se Serie B e C piangono, la Serie A non sta certo meglio. L'inizio del torneo di massima divisione non è in discussione, eppure le polemiche non mancano neppure al piano più alto del calcio italiano. Dal Palermo, che, deluso dalla mancata penalizzazione del Parma, reclama un posto tra i grandi al posto del Frosinone, uscito vincitore dalla velenosissima doppia finale playoff, fino al 'caso Chievo', che ha fatto infuriare il Crotone.

La società gialloblù sarà processata solo il 12 settembre, quando si saranno già giocate tre giornate della Serie A 2018-2019, per il presunto caso di plusvalenze fittizie, dopo che un vizio di forma (la mancata comunicazione al presidente dei gialloblù Campedelli dell'ordine di comparizione in tribunale) aveva provocato l'annullamento del primo procedimento.

Il Crotone, retrocesso sul campo, chiede il ripescaggio in A ai danni del Chievo, per il quale era stata chiesta una penalizzazione di 15 punti sulla classifica dello scorso campionato. I calabresi, dopo aver chiesto invano il blocco dei campionati, hanno inoltrato una lettera al Commissario Straordinario della Federazione, Roberto Fabbricini, per sottolineare la delicatezza della situazione e del momento:

"Il sistema calcio del nostro Paese attraversa una delle fasi più oscure e confuse che imporrebbero azioni e provvedimenti rigorosi a tutela dei valori dello sport - si legge nel documento - La fissazione dell'udienza di trattazione del deferimento operato dalla Procura Federale nei confronti dell'AC Chievo Verona al 12 settembre 2018, si tradurrà in un'inutile liturgia con conseguenti irrisarcibili danni per Fc Crotone, consentendo, nel contempo, la militanza nel campionato di calcio della massima serie ad una società che reiteratamente ed impunemente ha violato tutte le norme in materia di correttezza, trasparenza e veridicità dei propri bilanci".