ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

gazzanet

D’Aversa: “Gasperini, Inzaghi e Liverani i migliori tecnici italiani. Caos Gervinho? Ecco come è andata…”

PARMA, ITALY - JANUARY 13:  Roberto D´Aversa head coach of Parma Calcio looks on during the Serie A match between Parma Calcio and US Lecce at Stadio Ennio Tardini on January 13, 2020 in Parma, Italy.  (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

L'allenatore del Parma sulle vicende del campionato e della squadra ducale

Redazione ITASportPress

Ospite di Sportitalia, il tecnico del ParmaRoberto D'Aversa ha parlato del momento complicato che sta attraversando il mondo intero, compreso quello sportivo, a causa dell'emergenza coronavirus. Non solo. Spazio al campionato dei club ducale e ad altre vincende della stagione di Serie A come il giallo del mercato invernale che ha visto coinvolto l'attaccante gialloblù Gervinho prima dato per partente e poi rimasto in forza ai crociati.

CORONAVIRUS - "In questo momento è davvero difficile ragionare sull'argomento calcio. Vorrei cogliere l'occasione per mandare un abbraccio a Luca Leone che ha perso il padre in questo periodo terribile". "Come viviamo la situazione? Per tutti noi è cambiato totalmente il quotidiano, avevamo poco tempo a disposizione quando c'erano gli allenamenti mentre ora è tutto il contrario. Dopo la Spal la situazione è andata peggiorando in città. Devo fare un plauso a tutti i giocatori che hanno cercato di interrompere subito tutte le attività ed evitato rischi inutili". E a proposito di Parma-Spal, iniziata in ritardo e nel caos più completo: "Quel giorno è stato spiacevole per il calcio italiano, non abbiamo dato una immagine bellissima del nostro campionato. Si poteva dare un quadro diverso, ma ognuno pensa ai propri interessi e lì invece bisogna solo pensare alla situazione in generale".

GERVINHO - Altro tema scottante è quanto accaduto nel mese di gennaio con il caso Gervinho. L'attaccante si era assentato da alcuni allenamenti palesando la voglia di andare via salvo poi rimanere al Parma: "Per ben due volte Gervinho ha cercato di parlarmi visto il nostro ottimo rapporto. Mi ha chiesto di dargli una mano sulla cessione ma io gli ho ribadito che era un giocatore importante per noi nell'immediato. Nei rapporti umani credo molto e sono una persona onesta e diretta, c'è stata una forzatura da parte familiare, ma poi è saltato tutto. Il gruppo poi è fatto di ragazzi speciali e ragionevoli e tutto si è risolto e ci ha anche aiutato a vincere qualche partita come a Reggio contro il Sassuolo".

KULUSEVSKI - Anche il centrocampista Dejan Kulusevski è stato l'altro grande protagonista del mercato col passaggio alla Juventus: "Se avrà difficoltà in bianconero? La competizione è la vera difficoltà alla Juve, quest'ultimo periodo di campionato gli sarebbe servito, per cercare la consacrazione dopo questo passaggio. Nel momento in cui la Juve investe su di te, le prestazioni iniziano a essere viste in maniera diversa. È un ragazzo giovane ma maturo, sarebbe arrivato ad altissimi livelli a prescindere, non gli piace mai perdere, neanche in allenamento".

ALLENATORI - E ancora a proposito di calcio: "Podio allenatori italiani? Liverani direi terzo, primo e secondo Gasperini e Simone Inzaghi: stanno facendo cose straordinarie con realtà che non sono abituate a quella posizione di classifica. Questi sono i tecnici che stanno facendo grandi cose con le rose che hanno a disposizione", ha detto D'Aversa.

STIPENDI - Tema caldo anche il possibile taglio degli stipendi: "Sono discorsi che non abbiamo affrontato, ma tutti dobbiamo fare un passo avanti per sistemare la situazione. Non credo possa essere un problema un taglio di questo tipo se ci sono famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese. Serve fare un distinguo comunque tra Serie A, B, Lega Pro e mondo dilettantistico. Il calcio va pensato come un'azienda, serve aiutare le persone che sono in difficoltà, mi auguro che quello che sta succedendo possa insegnarci molto. A Parma abbiamo sette proprietari ma è tutta una gestione familiare, la società ci dà un senso di appartenenza, ci dà la possibilità di andare avanti al di là di contributi".

FUTURO - "Ciclo finito al Parma? No. Sono molto contento delle persone con cui lavoro, il direttore Faggiano lo conosco da tanto tempo, è un amico. Possiamo migliorare ancora quello che stiamo facendo, ho una bella squadra, ora sono concentrato sul gruppo che ho a disposizione, a migliorarlo. Giocatori come Hernani e Pezzella stanno crescendo tantissimo, anche se quest'ultimo non ha giocato tanto".

SCUDETTO E RIPRESA - Sul tema dell'assegnazione dello scudetto e sulla ripresa del campionato: "Come lo assegnerei? Bisogna giocare o dei playoff o qualcos'altro, non si può dare così con ancora dodici partite da giocare. Se tutto va bene gli allenamenti credo possano riprendere a maggio. Diciamo che è più una speranza. I medici stanno lavorando in modo spettacolare, ma le tempistiche sono prolungate, bisognerà vedere se si riuscirà a fare un calendario per finire il campionato. La decisione deve essere tecnica e non ragionando sulle posizioni di classifica".