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Il Consiglio di Stato ribalta la sentenza del Tar che ai primi di marzo aveva accolto il ricorso di Sky contro il provvedimento dell’Antitrust che vietava alle pay tv del gruppo Comcast (di cui una delle filiali è appunto Sky) di acquisire per 3 anni nuovi contenuti da trasmettere in esclusiva su internet. Ora il Consiglio di Stato ha ripristinato tutto, con grande sorpresa di Sky, ribaltando e annullando gli effetti di quella sentenza. Il grande rischio è che il pacchetto dei diritti tv 2021-2024 possa valere molto meno e da Valle Giulia sono certi che si tratti di una decisione sommaria. Perché quindi il pacchetto verrebbe di meno? Perché con la possibilità di trasmettere anche via internet, Sky avrebbe alzato la posta per acquisire la possibilità di prendere “tutto”. La decisione dell’Antitrust aveva come obiettivo originario quello di favorire la concorrenza.
L'avv. Cesare Di Cintio esperto di diritto sportivo sulla vicenda ha condiviso su Facebook il suo pensiero: "Altra svolta nella guerra dei diritti tv. Il Consiglio di Stato ha cancellato la sentenza del Tar, che vietava alla pay-tv del gruppo Comcast di acquistare per tre anni contenuti esclusivi per il web. Una decisione che potrebbe abbassare il valore della SerieA e che sembra una beffa per Sky. Che, inoltre, deve guardarsi da Amazon, che continua a investire nel mondo del calcio e potrebbe a sorpresa anche cercare di entrare nel mercato della Serie A. Una situazione ingarbugliata. Ecco perché ho sempre ribadito che trasmettere partite in chiaro in questo momento sarebbe, economicamente e politicamente, una mossa scellerata (nonché uno specchietto per le allodole!)"
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