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Rugani, l’agente a ISP: “Ad Allegri ha risposto presente. Sul futuro…”

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Il difensore della Juventus tornato titolare contro la Fiorentina

Redazione ITASportPress

In merito al maggiore potere di negoziazione da parte di agenti e calciatori rispetto alle società, la redazione di ItaSportPress.it ha intervistato in esclusiva Davide Torchia, procuratore sportivo.

Cominciamo da un tema cardine: il futuro di Daniele Rugani, suo assistito. Come si trova in bianconero?

“Daniele sta bene e la Juventus è soddisfatta di lui. E’ stato chiamato in causa contro la Fiorentina, ha risposto presente e si trova bene con Allegri. Per cui, fin qui, bilancio positivo”.

Per quanto riguarda il futuro?

“Daniele è un calciatore della Juventus”.

Come giudica il dibattito legato alle società tenute “sotto torchio” da calciatori e procuratori?

“La risposta è molto semplice. Qualche anno fa i calciatori di qualità importante, che andavano in scadenza, erano pochi. Adesso invece sono di più. Pure alcuni di club importanti. La verità sta sempre nel mezzo”.

Cosa è cambiato secondo Lei?

“Con la crisi economica attuale le società di calcio preferiscono farti attendere quando si parla di rinnovo, perché devono guardare anche ai loro conti. Però c’è un problema di mercato”.

Ossia?

“Quando ci sono pochissimi calciatori di qualità in scadenza c’è possibilità di avere una forza di qualità maggiore. Adesso le società hanno blocchi ben precisi. Essendoci poi tanta offerta è normale che aumenti la scelta”.

Il rapporto di forza, pertanto, è mutato?

“Per quanto riguarda i più giovani sicuramente sì. Per quelli più “datati” non credo: devono fare bene i loro calcoli… Ormai una strada che seguono le società è anche il rinnovo al ribasso”.

Vedremo pertanto in futuro tanti casi Donnarumma?

“Se si parla di giocatori di quella caratura può darsi: dipende sempre dalle società di appartenenza. Io però non incriminerei i singoli giocatori o i procuratori: l’economia ha portato il mercato in questa situazione. Non si possono dare giudizi morali: ogni storia, di ciascun calciatore, è inoltre diversa dall’altra”.

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