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L'EX ARBITRO

Ex arbitro Calvarese: “Critiche dopo Inter-Juventus? Fa parte del gioco ma…”

Calvarese (getty images)

Parla l'ex direttore di gara tra modus operandi degli arbitri e la sua ultima apparizione in Serie A

Redazione ITASportPress

L'ormai ex arbitro Gianpaolo Calvarese, attualmente diventato membro del team di Amazon Prime per commentare l'edizione di questa stagione della Champions League ha concesso un'intervista al Corriere della Sera in cui ha raccontato i motivi che l'hanno spinto a dimettersi dal ruolo di direttore di gara ma anche alcuni retroscena sulla classe arbitrale.

DIMISSIONI - "È stata una decisione sofferta, ma l’ho presa per seguire da vicino la mia azienda di integratori. Vorremmo lavorare con squadre professionistiche e la scelta di dimettermi è stata l’unica percorribile per non incorrere in eventuali conflitti d’interesse", ha spiegato Calvarese. "Avrei potuto fare un altro anno, Amazon è arrivata dopo. Mi ha preso in contropiede, ma è un’opportunità stimolante. Mi mancherà l’adrenalina del campo.

ULTIMA GARA - Nella mente dei tifosi, però, resta vivo il ricordo dell'ultima partita diretta dal fischietto. Quel derby d'Italia tra Inter e Juventus ricco di episodi dubbi: "Le polemiche fanno parte del gioco, il clamore mediatico di certe gare amplifica le decisioni. La gestione di quella gara poteva essere fatta meglio e me ne rammarico, ma non mi fate entrare negli episodi specifici, generebbero ulteriori discussioni che potrebbero essere strumentalizzate, da una o dall’altra squadra o da terzi. La mia decisione di dire basta non c’entra con quel match, è determinata da altri elementi, come ho detto. C’era la possibilità di proseguire come arbitro e non solo come Var, ma ho scelto di lasciare per la mia azienda".

VAR ED ERRORI - "Sbagliare il meno possibile è l’obiettivo primario, non sbagliare è impossibile. Le critiche sono motivo di crescita, anche quelle dei tifosi: il calcio è di tutti. Fino a quando non vengono strumentalizzate. Quando si fa un errore bisogna dirlo, senza infierire". E a proposito di parlare: "Nel 2021 comunicazione e connessione tra addetti ai lavori sono fondamentali. È una svolta epocale, c’è bisogno di tempo per migliorare. La nuova governance Aia sta lavorando in tal senso, l’esperimento è stato un incipit, la strada non va abbandonata". Infine sul peso degli errori arbitrali: "I club non mettono pressione, ma una decisione può spostare equilibri economici importanti: l’unica arma è prendere buone decisioni e per prenderle bisogna essere preparati. Gli arbitri devono essere consapevoli che un fischio pesa".

 Calvarese (getty images)
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