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Frosinone, Longo: “Sconfitta decisiva per il mio futuro? Non perdo la fiducia…”

Longo (Getty Images)

Le parole del tecnico dopo il match perso contro il Torino

Redazione ITASportPress

Moreno Longo, allenatore del Frosinone, ha parlato subito dopo la gara contro il Torino persa per 3-2 dalla sua squadra. Ecco quanto dichiarato nel post-partita ai microfoni di Sky Sport:

"Ringrazio il pubblico granata per l'accoglienza, mi fa sempre molto piacere tornare qui. C'è un legame forte che ci accomuna e che mi ha fatto crescere. La partita si è messa su dei binari per loro congeniali dopo il gol di Rincon. La partita l'avevamo impostata bene. Loro erano condizionati dal fatto di non avere spazio e potevano farlo con un'azione da uno contro uno. Nel primo tempo eravamo andati vicini al pari, poi nel secondo tempo se concedi l'ennesimo errore come abbiamo fatto noi è normale che diventasse tutto complicato. La squadra è rimasta compatta e ha trovato il 2-1. Sappiamo che il calcio è emozione e in questo ci siamo giocati tutto a viso aperto".

FUTURO - "Decisiva per il mio futuro? Quando i risultato non vengono è normale. Io oggi ho visto una squadra viva, che combatte e che sta crescendo. Io continuo a lavorare, non perdo fiducia perchè non è la mia indole. Se poi arriverà un'altra comunicazione ne prenderò atto a malincuore". "Se ho sentito il presidente? Non ancora".

CAMBI E SQUADRA - "La sostituzione Krajnc-Soddimo? Eravamo 3-2, percepivo che c'era affanno nel Torino e che avevano perso certezze. Se prendevamo il quarto gol non cambiava molto mentre se segnavamo il pari cambiava qualcosa. Non è stato così, ne prendiamo atto però i ragazzi non hanno abbassato la testa, hanno combattuto anche sul 2-0 e hanno ripreso il risultato su di un campo difficile". "Se servono rinforzi a centrocampo? Questa è una squadra che prima di queste partite giocava 3-5-2, era una squadra che faceva fatica a ripartire. Io su quello sono contento di come la squadra ha lavorato. La squadra copriva bene il campo però sapevamo che con i tre davanti dovevamo incidere di più".