ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

gazzanet

Genoa, Czyborra: “A Bergamo tempi duri. Prima avevo paura di sbagliare. Ora con Ballardini…”

Czyborra (getty images)

L'esterno racconta il suo approdo in Italia e il momento positivo al Grifone

Redazione ITASportPress

Lennart Czyborra, esterno del Genoa, si è concesso ai microfoni de Il Secolo XIX per un'intervista a 360°. Dalle sue origini, fino all'approdo in Italia, prima con l'Atalanta e poi col Genoa dove, ultimamente, ha trovato grande costanza di rendimento grazie anche a mister Ballardini.

Czyborra si racconta

 Czyborra (getty images)

Da oggetto quasi sconosciuto con l'Atalanta e anche nei primi mesi al Genoa, a titolare e pedina importante del Grifone. Czyborra spiega quale sia stato il cambiamento rispetto al passato: "A cambiare sono stati la vicinanza della mia famiglia, l'aiuto di mio fratello che mi ha fatto un po' da tutor e indubbiamente la fiducia dell'allenatore. Per me è cambiato tutto", ha spiegato il calciatore classe 1999.

"A Bergamo e poi nei primi tempi qui al Genoa non giocavo molto e quindi era inevitabile che subentrasse la paura di sbagliare una volta in campo. Invece ora sento l'appoggio e la fiducia del mister, per cui oso di più e credo che i risultati si vedano. Perché il Genoa? Stavo vivendo un periodo molto complicato, avevo appena avuto il Covid e da qualche tempo non giocavo. Ho saputo dell'interesse del Genoa, ho parlato con i dirigenti e con il mister e mi è subito piaciuta l'opportunità. Devo dire che la scelta è stata giusta. E penso che qui avrò la possibilità di crescere ancora tanto, con giocatori di esperienza come Masiello, Zappacosta, Criscito, da cui posso imparare tanto ogni giorno".

Un pensiero anche sul suo recente gol contro il Crotone: "Cosa ho pensato? Ho provato una grande felicità, per il gol ma anche perché ci permetteva di andare sul 2-0, di avvicinare la vittoria in una partita molto molto importante per la nostra classifica".

Infine una curiosità sul suo ruolo: "Se facevo l'attaccante prima? Sì, ho iniziato là davanti, da attaccante o da esterno alto. Poi quando avevo 14 anni e giocavo nell’Energie Cottbus si fece male il terzino sinistro alla vigilia di una partita e il mister mi schierò sulla fascia. All’inizio ero dubbioso, non mi sembrava il mio ruolo. Il mister mi disse di fidarsi, che avrei fatto bene. E da lì non ho più smesso di giocare sulla fascia".

tutte le notizie di