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Genoa, Prandelli: “Dopo la Juventus serve continuità. Romero? Mai allenato uno con le sue qualità…”

Il mister rossoblù sui temi caldi dell'ambiente

Redazione ITASportPress

CesarePrandelli, allenatore del Genoa, ha parlato ai microfoni di We Are Genoa in onda su TeleNord. Dopo le parole sul derby del Ferraris con la Sampdoria, arrivano altre dichiarazioni piuttosto interessanti da parte del tecnico del Grifone.

CONTRO LA JUVENTUS - La vittoria casalinga ai danni della Juventus è ancora fresca nella mente del tecnico e soprattutto dei tifosi. Il mister, però, resta con i piedi per terra: "Non è stato fatto ancora nulla, ma se tu lavori con la serenità di poter fare partite in un certo modo e di un certo livello, aiuti tutti, non solo la squadra ma anche tutto l’ambiente. Detto questo, dobbiamo confermare quella bella prova. La quota salvezza? Io mi auguro di arrivare presto a 40 punti, poi sarà quel che sarà. Ma la cosa bella di domenica è che la squadra, per la prima volta, ha tenuto un assetto equilibrato per tutta la partita".

LA SQUADRA E IL MERCATO - "L’ambientamento è sempre un problema per tutti i giocatori. Tanti anni fa arrivò in Italia un certo Michel Platini e per ambientarsi ci mise qualcosa come sei mesi. Arrivi, sei un giocatore nuovo, con caratteristiche diverse, cambia l’alimentazione, l’ambiente e poi devi capire cosa vuole la squadra. Anche Radovanovic non è immune da tutto questo ma la cosa importante è che sia un riferimento in campo, ma che  capisca anche che si può muovere da quella posizione e può anche verticalizzare. In parte è il motivo per cui lo abbiamo preso". Per un nuovo arrivato ad uno che potrebbe essere ceduto viste le grandi doti, Romero: "Io un ragazzo di 20 anni con queste qualità non l’ho mai allenato. Ha bisogno di un giocatore esperto vicino che lo aiuti a capire i tempi e le situazioni. Poi giocare a 3 o a 4 è un falso problema, se un giocatore è limitato a giocare solo in un modo, non va bene. Romero è un giocatore che può giocare senza problemi a 3 come a 4. Ha capacità di recupero e prestanza fisica, deve migliorare l ‘assetto tecnico, deve velocizzare l’azione, deve imparare a cambiare gioco ma la base è straordinaria".