Gravina: “Serie A da portare a termine. Stagione 2021 possibile con gironi e playoff”

Una cosa è certa: la posizione di Gabriele Gravina è chiara e il campionato 2019-2020 dovrà essere portato a termine. Il numero uno della Figc ha parlato ai microfoni di Repubblica in merito ai rumors sulla ripresa della Serie A a seguito dell'emergenza coronavirus. Tante le ipotesi sul ritorno in campo, anche quella che potrebbe vedere modifiche alla prossima annata.

IN CAMPO - "Rispetto la scienza, ma non posso arrendermi. Stiamo lavorando per capire come tornare a giocare, non sul quando. Quando l'Italia tornerà a vivere e quando ci saranno le condizioni per altri settori, tornerà anche il calcio. Il campionato va portato a termine, c'è tempo. Governo, Lega, Figc, medici: decideremo tutti insieme, responsabilmente. Della nostra ripartenza beneficerebbe tutto il sistema", ha detto Gravina. "Scudetto a tavolino? Può farlo solo il Consiglio federale, ma la posizione della Juventus che non lo vuole è apprezzabile: anche per me lo scudetto si conquista sul campo".

IPOTESI - Sulle varie opzioni di ripresa, Gravina ha poi spiegato: "Un campionato senza partite al Nord è una possibilità, ma non in una sola città perché sarebbe impossibile giocare 10 gare sullo stesso campo in un weekend e ci vorrebbero 20 centri d'allenamento". E sulle tempistiche: "La Fifa ha tracciato la via: non comincerà la nuova stagione senza aver concluso prima questa. Non c'è alcuna deadline per ripartire, andremo di pari passo con gli altri campionati europei. Se ci faranno giocare a inizio giugno, sappiamo già in quali possibili date terminare a fine luglio. Dopo il campionato potremmo dedicarci alle coppe. Se invece dovremo ripartire a settembre, chiuderemo questo campionato a novembre. Per ritornare in campo a gennaio". E proprio sul prossimo campionato: "Una formula diversa per la stagione 2021? Il campionato 2021 si potrebbe disputare in 5 mesi. Ci sono delle idee sul tavolo, ad esempio una formula con due o più gironi e poi play-off e play-out. Misure eccezionali, solo per una stagione. Poi ridurre il numero delle squadre sarà un'ipotesi reale".