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Graziani: “No a ripresa Serie A se c’è rischio di chiudere di nuovo. Lotito vuole giocare? Vede possibile traguardo storico”

Graziani (screenoshot tv)

"In Austria e Germania hanno ripreso gli allenamenti, qualche luce in fondo al tunnel c'è"

Redazione ITASportPress

La ripresa della stagione calcistica in Italia è uno dei temi più caldi di questo momento. A parlare di Serie A e dell'emergenza coronavirus è stato Francesco Ciccio Graziani ai microfoni di Radio Sportiva.

MOMENTO - "Coronavirus? Numeri alla mano siamo ancora preoccupati. I contagi sono calati e dentro le aziende prenderanno tutte le precauzioni, ma nelle partite i contatti sono ravvicinati e questo è un problema". E sulla possibile ripresa del calcio: "Deve essere la comunità scientifica a dare il via, non il presidente federale. Il rischio è che se riprendiamo e scappa fuori un positivo siamo punto e a capo".

CALCIO - "In Austria e Germania hanno ripreso gli allenamenti, qualche luce in fondo al tunnel c'è, ma non possiamo riaprire una stagione se c'è il rischio di richiuderla. Tamponi? Nel calcio ci sarà una task force incredibile per riaprire i battenti, i calciatori sono un po' privilegiati, mi auguro che passino la maggior parte del tempo senza rischi". Tra le varie posizioni dei massimi dirigenti dei club, spicca Claudio Lotito, patron della Lazio, che vorrebbe ricominciare il campionato: "Non comanda il calcio ma esprime il suo pensiero, dato che ha la possibilità di arrivare ad un traguardo storico. Finendo la stagione avremo dei verdetti". Ma un sguardo anche alle serie minori e a ciò che potrebbe accadere: "Il vero motore del nostro movimento calcistico è il calcio dilettantistico. Credo sia così grande che è difficile da rimettere in piedi. Per la ripartenza se ne riparlerà a settembre".