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H. Verona, Pessina: “E’ stato bello battere Ronaldo ma ci guardiamo dietro”

Verona's midfielder Matteo Pessina from Italy (L) fights for the ball with Juventus' midfielder Miralem Pjanic of Bosnia-Erzegovina during the Italian Serie A football match Hellas Verona vs Juventus on February 8, 2020 at the Marcantonio Bentegodi stadium in Verona. (Photo by MARCO BERTORELLO / AFP) (Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Il calciatore gialloblu' mantiene i piedi ben piantati a terra

Redazione ITASportPress

Matteo Pessina è uno dei protagonisti del grande momento dell'Hellas Verona. Alla Gazzetta dello Sport ha raccontato quale avventura sta vivendo: «Sicuramente fantastica. Siamo la sorpresa del campionato. Vogliamo stupire ancora. Il mister ci ha insegnato tanto, all’inizio è stato difficile mettere insieme molti giocatori che non si conoscono in uno stile di gioco così che tanti non avevano sperimentato. Ma questo è un gruppo formato da ragazzi intelligenti».

Cosa le resta della serata di sabato scorso contro la Juve?

«Indimenticabile. E poi battere Ronaldo, uno dei personaggi più influenti del mondo, lascia soddisfazione».

Il sesto posto vi spaventa?

«Continuiamo a guardare dietro. Ed è la nostra forza».

Roberto Mancini ha rotto il muro in Nazionale per i giovani, cosa si sente di dirgli?

«Lo ringrazio (ride, ndr)! Le società puntano di più sui giovani, forse bisognava iniziare prima ma va bene così. Anche Juric non guarda la carta d’identità: se te lo meriti, giochi. Un altro grande pregio».

Se non fosse calciatore...?

«Mamma Roberta architetto e papà Fabio commercialista... sarei diventato commercialista per concretezza anche se l’architettura mi ha sempre affascinato. Intanto studio Economia alla Luiss a Roma».

Prossimo esame?

«Diritto privato a fine aprile».