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HIGUAIN-DYBALA, guerre stellari. Chi la spunterà per lo Scudetto?

Il confronto Higuain-Dybala rispecchia perfettamente lo scontro al vertice tra Juventus e Napoli: quale dei due argentini riuscirà a condurre al titolo la propria squadra?

Filippo Rizzo

Trascorso l’interno girone d’andata, la fisionomia del nostro campionato appare già abbondantemente delineata: a meno di clamorosi sconvolgimenti in classifica, infatti, saranno Napoli e Juventus a giocarsi fino alla fine il titolo di campione d’Italia 2015/2016. Due squadre diverse, come diversi, del resto, sono i leader tecnici che stanno magnificamente trascinando i partenopei ed i bianconeri attraverso i loro gol e le loro giocate. Gonzalo Higuain e Paulo Dybala: due argentini si contendono, ancora una volta, lo scettro di miglior attaccante della Serie A; l’anno scorso toccò alle reti di Mauro Icardi e Carlos Tevez, accompagnati dal sorprendente Luca Toni, mentre quest’anno il duello del gol sembra già aver già preso una sua chiara fisionomia integralmente sudamericana. L’Argentina, da sempre terra natia di fantastici illuminati del pallone, è l’unico reale punto in comune tra questi fenomenali giocatori: poco altro, perché i due campioni di Juventus e Napoli, per il resto, appaiono davvero molto diversi, ma allo stesso modo magnificamente incisivi in un campionato come il nostro.

L’IMPORTANZA DELLA FIDUCIA- Al di là del gioco espresso dal suo Napoli, è il rendimento di Gonzalo Higuain il vero capolavoro di Maurizio Sarri. Sulle qualità del pipita in pochi nutrivano dei dubbi: si tratta di un attaccante estremamente moderno, capace di combinare le caratteristiche classiche del centravanti vecchio stampo con una sorprendente capacità di dialogare con i compagni e permettere lo sviluppo della manovra offensiva della squadra. Ma, allora, cosa è cambiato dagli anni scorsi? Eh si, perché Higuain non è mai stato così devastante nel corso della sua seppur sempre brillante carriera; al talento, infatti, spesso si è accompagnato un atteggiamento polemico verso gli arbitri ed i compagni ed un’indolenza che lo ha sovente portato, per esempio, a non attaccare con la fame necessaria il primo palo e, più in generale, alcuni palloni all’interno dell’area di rigore avversaria (come sottolineato ad inizio anno proprio dallo stesso Sarri, rispondendo ad una domanda riguardo i possibili ed eventuali miglioramenti del giocatore). Oggi Gonzalo Higuain è in fiducia e con i suoi 21 gol in 21 partite è dichiaratamente all'attacco del record storico in Serie A del nerazzurro Angelillo che realizzò 33 reti in 33 gare. La capacità del tecnico partenopeo di mettersi a tu per tu con il pipita, la forza di parlargli con schiettezza e sincerità - “Se Higuain non vincerà il pallone d’oro è una testa di cazzo” - è stata apprezzata dal giocatore, il quale veniva, probabilmente, dalla stagione più deludente della propria carriera: oggi Higuain è l’oro di questo splenido Napoli ai vertici della classifica, viaggia al ritmo di un gol a partita e può sognare davvero - a patto che arrivino i successi con la maglia napoletana - di sedere un giorno al tavolo dei più grandi e concorrere per un posto sul podio per la conquista dei più ambiti premi individuali.

LA JOJA DELLA JUVE- Da un campione affermato ad un predestinato assoluto: Paulo Dybala è la risposta juventina allo strapotere realizzativo di Higuain. Classe, eleganza, ma anche tanta concretezza fanno del genietto ex Palermo un vero e proprio asso nella manica per Max Allegri, il quale con i suoi 12 gol e 7 assist è riuscito ad entrare in ben 19 reti della Juventus, rivestendo un peso specifico spaventoso all’interno dello strabiliante filotto di risultati inanellato dai bianconeri. L’eletto, come definito ultimamente da Daniele Adani, rappresenta ad oggi la più bella sorpresa/conferma della Serie A: un calciatore che è stato in grado di non far rimpiangere la partenza estiva di Carlos Tevez e di adattarsi magnificamente al ruolo di raccordo tra centrocampo e attacco cucito per lui da Massimiliano Allegri. E pensare che, durante le prime partite stagionali, l'allenatore livornese sembrava intenzionato a riservare al suo talentino un trattamento speculare a quello offerto a Morata lo scorso anno, nell'ottica di una maturazione che, in questo caso, è sembrata notevolmente più rapida del previsto.

GUERRE STELLARI- Il duello tra Dybala e Higuain, dunque, è anche e soprattutto il confronto tra due stili diversi: tra il numero 10 ed il numero 9, tra la fantasia e la potenza. La classe è comune, il modo di giocare è diverso: la Joja bianconera gode di maggiore imprevedibilità ed è riuscita a mutare il proprio gioco spaziando su tutto il fronte offensivo, imparando a cucire la manovra della squadra ed assumendosi anche la responsabilità di continuare - sulla scia di illustri predecessori come Platinì, Del Piero, Pirlo e Tevez - la tradizione dei grandi fuoriclasse sui calci piazzati che nel corso della storia hanno vestito la maglia della Juventus. Higuain, in questo momento, chiaramente incarna l’essenza stessa del gol: è un giocatore che vive e pensa innanzitutto a quello e si muove in funzione della rete. Grazie al lavoro di Sarri, il pipita, come detto, è riuscito a trasferire in area di rigore la propria fame di vittoria, raggiungendo una cattiveria realizzativa della quale pochissimi centravanti europei sono forniti; nonostante ciò, però, Higuain gioca anche magnificamente per la propria squadra e questo lo rende attualmente il miglior giocatore della Serie A. Dybala contro Higuain, Juventus contro Napoli: la sensazione è che quest’anno sarà un colpo di genio di questi due campioni argentini a decidere chi vincerà uno dei campionati più belli di sempre.