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Iachini: “Cerco di imparare da Klopp. Dybala fenomeno e con Ronaldo…”

"Naiggolan è il guerriero che tutti gli allenatori vorrebbero"

Redazione ITASportPress

Beppe Iachini, ex allenatore del Sassuolo, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Il tecnico, al momento senza nessuna squadra, ha parlato della recente esperienza con i neroverdi e della prossima stagione delineando le forze in vista della lotta scudetto.

RICORDI - "Avevamo appena conquistato la salvezza e i giocatori mi accolsero con un applauso. Interminabile. Non potevo chiedere premio più bello. Quando sono arrivato eravamo in piena lotta salvezza, penultimi. C’era preoccupazione, paura. Nel gruppo era entrata l’insicurezza. Invece abbiamo finito undicesimi, battendo strada facendo anche qualche grande".

NON CONFERMATO - "Pazienza, avevamo idee diverse. Così va il calcio. Però sono già pronto a ripartire. Dopo tanta gavetta, dopo quattro promozioni in serie A e tante salvezze vorrei lottare almeno una volta per conquistare un posto in Europa. Lo scriva per favore: ho ottenuto risultati importanti cambiando 3-4 moduli. Non sono legato a uno schema ma alle caratteristiche dei calciatori che ho a disposizione. Ho sempre pensato che questa la sia filosofia giusta per un allenatore".

OFFERTE - "Qualcosa dall’Inghilterra. Ma niente di serio. Aspetto. Intanto vorrei andare a studiare Klopp. A pelle mi piace. Mi incuriosisce anche il nuovo tecnico dell’Udinese, Velazquez. Avevo anche pensato di andare a seguirlo qualche giorno in ritiro. Poi, ho preferito lasciar perdere. Meglio evitare possibili malintesi".

ANCELOTTI E NAPOLI - "Carlo è un misto di capacità, equilibrio e saggezza. Lo stimo tanto. Quella di Napoli per lui è una grande sfida. Fare meglio di Sarri non sarà facile, dovrà vincere lo scudetto. Ma la Juve era e resta la più forte. Inoltre sembra quasi che l’arrivo di Ancelotti garantisca al Napoli 20 punti in più in classifica. Ma un allenatore, anche il più vincente, non fa trenta gol, non vince da solo i campionati. Spero che De Laurentiis regali al mio amico Carlo un grande colpo nelle ultime ore di mercato".

DYBALA, CR7 E BONUCCI - "L’argentino è un fenomeno. E con Ronaldo diventerà ancora più forte, più decisivo. La Juve è riuscita a mettere insieme CR7 e quello che è considerato un piccolo Messi. Un’impresa incredibile. L’acquisto del campione portoghese vale per importanza quello di Maradona al Napoli. Se mi aspettavo il ritorno di Bonucci? No. E non mi aspettavo la cessione di Caldara. La verità è che la Juve ha deciso di puntare tutto sulla Champions. Tra i nuovi bianconeri mi piace Cancelo. Un anno con Spalletti lo ha educato dal punto di vista tattico. Ha tutto per esplodere".

RIVALE DELLA JUVENTUS - "Nainggolan all’Inter è un colpo da paura. L’ho allenato. È il guerriero che qualsiasi allenatore vorrebbe. E ho allenato anche Politano. Mi ricorda Bruno Conti. L’anno scorso l’Inter ha sofferto contro squadre medio-piccole che pensavano solo a difendersi. Politano è abile a far saltare certi bunker. In questo precampionato mi ha convinto anche Lautaro Martinez. E provate a far gol a una difesa con Handanovic, Skriniar e De Vrij".

ROMA E PASTORE - "La classe al potere. Ma la Roma deve completare la squadra se vuole essere una rivale credibile della Juve. Attenti, piuttosto, al Milan. Higuan e Caldara sono colpi veri. Bakayoko potenza allo stato puro. E il ritorno di Maldini è come un grande acquisto di mercato. Guardavo la probabile formazione di Gattuso: Donnarumma in porta; Caldara e Romagnoli difensori centrali, Conti esterno, c’è materiale interessante per il c.t. Mancini".

BERARDI - "È un ragazzo d’oro. Serio, disciplinato. Un talento frenato negli ultimi tempi da alcuni problemi fisici. Berardi sarà importante per il Sassuolo e magari per la nazionale. L’importante è che stia ben".

SERIE A - "Sarà un campionato divertente, con un gruppo di squadre in lotta per lo scudetto. Non sarà facile neppure per la Juve di Ronaldo battere Atalanta, Lazio, Fiorentina, Torino. È cresciuta la borghesia del nostro calcio. Immaginandomi, spero per poco, nei panni dello spettatore penso che non sarà facile decidere quali partite seguire”. “Le possibili sorprese? Mi piace da morire la mia vecchia Fiorentina. Il tridente d’attacco Chiesa-Simeone e Pjaca vale l’Europa. E ha operato bene il Torino, con Belotti che sta tornando ai suoi livelli migliori. Fiorentina e Torino possono essere le mine vaganti".