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Icardi, l’avvocato insiste: “Discriminato dall’Inter. Lui soffre per questo. Sul risarcimento…”

Icardi (getty images)

"Non ci sono le condizioni per chiedere la risoluzione del contratto ma è giusto esigere un trattamento paritario"

Redazione ITASportPress

Continua a tenere banco in casa Inter la vicenda legata a Mauro Icardi. La notizie della causa intentata dall'ex capitano nerazzurro alla società ha fatto il giro del mondo e non si placherà per ancora diverso tempo.

A tornare a parlare della vicenda è stato Giuseppe Di Carlo, avvocato dell'argentino, che ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport.

AVVISO - "Prima di arrivare a questo punto, ad inizio agosto, avevo inviato al club una diffida affinché Icardi fosse reintegrato pienamente negli allenamenti. Come risposta ho ricevuto una nota formale della società che affermava che Icardi era inserito nel gruppo quando è noto a tutti che non prende parte alle sedute tattiche. E’ unilateralmente sul mercato nonostante voglia rispettare il proprio contratto fino al 2021", ha detto il legale che ha aggiunto: "Ma è una linea corretta da prendere? Questo arbitrato può trasformarsi in una questione di diritto per il futuro. Vogliamo dimostrare che un calciatore non può essere trattato così o messo da parte in tale maniera".

MOTIVAZIONI - "Perché la richiesta di reintegro? Non ci sono le condizioni per chiedere la risoluzione del contratto ma è giusto esigere un trattamento paritario agli altri giocatori dell’Inter. Se Icardi cambierà maglia, il procedimento terminerà. Altrimenti…". E sulle tempistiche: "Dipenderà da quanto tempo ci vorrà per nominare il terzo arbitro. Se lo faranno in breve, in 2 o 3 mesi si può chiudere tutto. Se non ci sarà accordo e ci dovremo rivolgere al Tribunale di Milano invece i tempi saranno lunghi".

ICARDI - "Lui soffre per questa situazione dal punto di vista psicologico. Non è normale subire una discriminazione come quella che sta subendo lui. Io credo che lui debba essere trattato come gli altri e anche lui lo pretende". Sul risarcimento: "Siamo stati obbligati dall’accordo collettivo. Non è una scelta personale o del calciatore. Per Icardi non si tratta di una questione economica: lui vuole far parte ancora del progetto Inter".