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Insigne: “Ammutinamento errore. Ancelotti? Da lui avevamo bisogno di…”

Insigne (getty images)

"Il grande rimpianto è l'inizio di stagione, un peccato soprattutto per quello che stiamo facendo adesso"

Redazione ITASportPress

"Il grande rimpianto è l'inizio di stagione, un peccato soprattutto per quello che stiamo facendo adesso", parla così Lorenzo Insigne, capitano del Napoli, ai microfoni del Corriere della Sera. Il numero 24 partenopeo ha ripercorso alcuni momenti determinanti di questa strana annata soffermandosi su Carlo Ancelotti e anche sull'attuale mister Gennaro Gattuso.

Insigne: errori e Ancelotti

 Insigne (getty images)

Parte dall'inizio della stagione il racconto di Insigne che sa come il Napoli avrebbe potuto dare di più: "Il grande rimpianto è l'inizio di stagione, un peccato soprattutto per quello che stiamo facendo adesso. Abbiamo fatto un recupero importante con Gattuso, ma resta l'amarezza. Nella notte dell'ammutinamento non rifarei la stessa scelta, ma adesso è anche inutile pensare a ciò che poteva essere e non è stato. Fu un errore, abbiamo pagato e per fortuna ci siamo ripresi". E su Ancelotti: "Chiaramente non sono nessuno per giudicare Ancelotti, un allenatore che ha vinto tutto e soprattutto quasi ovunque. Il mister è abituato a grandi campioni, io gli dicevo sempre che noi avevamo bisogno di essere messi sotto pressione, anche bacchettati se era il caso. Mi rendo conto che la mia è un’autocritica: siamo professionisti, dovremmo camminare da soli, ma noi forse in quel momento avevamo necessità di sentire il fiato sul collo".

Il presente con Gattuso

"Il mister esige tantissimo e ci motiva ogni secondo. Con lui mi sono sentito al centro del progetto, mi ha attribuito responsabilità e fiducia e il rapporto è autentico, spero di ripagarlo". E sul suo rapporto con De Laurentiis e con l'ormai ex agente: "La separazione con Raiola è stata una decisione personale che non c'entra con il calcio né, come ho sentito dire, perché con lui dovevo andar via. Non ho mai pensato di lasciare il Napoli, giocare nella propria città è il sogno di chiunque. Anche se non è facile perché le aspettative sono sempre alte e al minimo errore paghi. De Laurentiis? Tra noi c'è un confronto autentico e leale, con qualche scontro come è normale che sia. Se mi proporrà il rinnovo? Sono tranquillo, ho altri due anni di contratto. Non c’è un problema di questo tipo, se vuole sono qui".