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Inter, Conte: “Il mio sfogo solo costruttivo, serve alzare l’asticella e del gruppo mi fido”

Conte (Getty Images)

Le parole del tecnico nerazzurro in conferenza

Redazione ITASportPress

Altra gara di sabato alle ore 18 per l'Inter, che sfida a San Siro l'Hellas Verona, una delle rivelazioni di questa Serie A. Alla vigilia, come di consueto, ha parlato alla stampa il tecnico nerazzurro Antonio Conte, che è tornato naturalmente anche sul 3-2 subìto in casa del Dortmund in Champions League martedì sera: "Non è stato uno sfogo quello nel post partita, ma semplicemente un discorso costruttivo. Alcuni errori sono stati commessi, ma non volevo additare nessuno in quella circostanza. Non so se la dirigenza l'ha capito, io sono qui per cercare di cambiare quanto accaduto a questo club negli ultimi nove anni. Si fa tutto per migliorarci, si può fare meglio perché siamo l'Inter. E quando siamo nel privato, i dirigenti sono i primi a riconoscere che qualcosa poteva esser fatta meglio a inizio stagione".

Come detto, l'Hellas Verona è in salute: "Va affrontata con grande attenzione, pressano e corrono perciò dovremo essere preparati. Non sarà una gara facile, bisogna smaltire la delusione di Dortmund, che certamente qualche strascico lo può portare. Fa parte della nostra maturità, serve smaltire in fretta le scorie dell'amarezza europea".

Sugli infortuni continui: "Servono riflessioni costruttive, se ci sono tante competizioni è normale che qualche stop può capitare. Bisogna essere bravi a ovviare certe situazioni, io mi fido comunque del gruppo che sta facendo cose straordinarie pur in grande difficoltà. Danno l'anima, in futuro si possono fare cose importanti per alzare ancora l'asticella. Mi spiace se qualcuno pensa che io stia sbagliando a dire certe cose, ma in tutto c'è una strategia sempre".

Sulle difficoltà a difendere bassi: "Sì, facciamo meglio quando siamo alti. Abbiamo segnato oltre 30 gol, ma incassato oltre la media prevista. Bisogna lavorare in questo senso, il portiere diventa fondamentale in fase di possesso, ma anche dietro. Le colpe sono comunque non di un reparto solo".