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Inter, l’ex Eder: “Non fossi andato in Cina sarei rimasto. Spalletti…”

Le parole dell'ex attaccante italo-brasiliano nerazzurro

Redazione ITASportPress

Per due stagioni è rimasto silenziosamente all'Inter, durante un biennio non semplice per i colori nerazzurri. Ma il suo, Eder, lo ha sempre fatto, sia con il proprio club che con la Nazionale italiana, in quelle poche apparizioni concessegli da AntonioConte, allora ct Azzurro. E quel gol contro la Svezia di due anni fa ci ha fatto anche sognare… Comunque, ora Eder è un giocatore dello Jiangsu Suning ma non dimentica il suo recente passato all'Inter. In un'intervista rilasciata a FcInterNews.it, l'ex nerazzurro ha dichiarato quanto segue: "Qui in Cina mi trovo molto bene. L'unica difficoltà è rappresentata dalla lingua, però si tratta di un'esperienza di lavoro e di vita. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere la qualificazione nella Champions League asiatica. Non pensavo che il campionato cinese fosse così complicato, reso tale dalla presenza di molti allenatori stranieri in gamba. Occorre avere la giusta mentalità".

SULL'INTER - "Vedo tanta gente in giro con la maglia nerazzurra. Da quando l'Inter ha cambiato proprietà qui si parla tanto del biscione. Quest'anno vedo una squadra compatta e forte. Insieme al Napoli l'Inter è l'anti-Juve conclamata. Mi spiace essere andato via. Stando a quanto detto da Ausilio, Spalletti non avrebbe voluto che rimanessi in Italia in un altro club: se non fossi andato in Cina sarei rimasto all'Inter. Comunque io mi tengo in contatto con i miei vecchi compagni. Siamo amici e ci sentiamo spesso".

RICORDI - "Di certo il mio ricordo più bello è legato all'ultima giornata dello scorso campionato. Una gioia indescrivibile, poiché ci siamo qualificati in Champions League dopo anni. Invece il ricordo più brutto è quello di due stagioni fa, quando c'è stato quel continuo susseguirsi di allenatori. Comunque da tutti i tecnici che ho avuto ho imparato qualcosa. Iachini e Mihajlovic sono stati fondamentali per me, ma il migliore mai avuto è stato Antonio Conte".

NAZIONALE - "Vedo che Mancini si sta guardando intorno, avendo convocato Giovinco che gioca in un campionato molto lontano dalla Serie A. Io cerco di fare del mio meglio per mettermi in luce. Sto bene fisicamente e lo dimostrano anche i numeri: 13 giornate, 6 gol e 5 assist".