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Serie A

Inter, Inzaghi: “Lazio ha ottime individualità e allenatore bravo”

Inzaghi Inter

Il tecnico dell'Inter ha presentato la partita contro la sua ex squadra

Redazione ITASportPress

Dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, l'Inter è pronta a scendere in campo sabato alle 18 all'Olimpico. Di fronte la Lazio, nella sfida valida per l'8ª giornata di Serie A. I nerazzurri avevano chiuso le prime 7 giornate di campionato con la vittoria sul campo del Sassuolo: attualmente i nerazzurri sono a quota 17 punti, a quattro lunghezze dal Napoli capolista.

Si tratterà di un match speciale per Simone Inzaghi, che torna all'Olimpico per sfidare la Lazio per la prima volta dopo aver allenato i biancocelesti per oltre 5 stagioni e averci giocato, in precedenza, per 10.

Dal Suning Training Centre il tecnico nerazzurro ha risposto alle domande dei giornalisti collegati, presentando il match dell'Olimpico.

Dopo la sosta per le Nazionali parte un altro ciclo di partite molto ravvicinate. Cosa serve in questa fase?

"Sappiamo che saranno 7 partite tutte d'un fiato, cercheremo di farci trovare pronti. I ragazzi rimasti erano pochi e hanno lavorato nel migliore dei modi. Sono rientrati i nazionali europei, con qualche problemino di poco conto. Ora attendiamo i sudamericani".

Come è cambiata la Lazio con Sarri e cosa rivede della sua squadra dell'anno scorso?

"La Lazio ha fatto ottime partite, come nel derby e in Europa League. È costruita molto bene, con ottime indivitualità. C'è un allenatore molto bravo nell'organizzare le squadre. E poi arrivano da una sconfitta: saranno arrabbiati e avranno voglia di fare bene".

Quando torneranno i sudamericani? Le è mai capitata una situazione del genere con un ritorno dei giocatori così vicino alla partita?

"Ci era capitato dopo l'ultima sosta, ma eravamo scesi in campo a Genova con la Sampdoria di domenica. Sanchez e Vidal non saranno con noi a Roma, sarebbero arrivati alle tre di notte e ho preferito tornassero a Milano, dove si prepareranno per la partita di martedì in Champions League".

Come sta Sensi?

"Si è allenato, sta accelerando ma non può ancora calciare con il piede della gamba alla quale ha avuto la distorsione. Se non recupera  per la partita di martedì provertemo ad averlo a disposizione per il match successivo".

Lautaro ha trovato il gol, può cancellare la stanchezza? Pensa che la Liga abbia fatto bene a rinviare le partite delle squadre impegnate in Champions League?

"Dovrò parlare con Lautaro, Correa e Vecino: arriveranno a Roma e decideremo il da farsi. La Liga è stata brava a fermare le squadre in vista della Champions. Noi stringiamo i denti, abbiamo diverse alternative...".

La Lazio è squadra con tanta qualità. Cosa serve per affrontarla?

"Bisognerà essere molto bravi tecnicamente, troveremo una squadra che proporrà un grande pressing, come ci è già capitato. Dovremo essere bravi in tutte le fasi".

Cosa prova in questo momento, visto che è il suo primo ritorno all'Olimpico da avversario dopo le ultime stagioni alla guida della Lazio?

"Non è una partita uguale alle altre. Per me è un ritorno a casa, questa è stata davvero casa mia per 22 anni. Sarà una grandissima emozione, una giornata indimenticabile. Rivedrò i ragazzi con cui ho lavorato e che hanno dato sempre tutto, lo staff che sta dietro le quinte, persone speciali. E i tifosi della Lazio, importantissimi: abbiamo gioito e sofferto insieme, raggiungendo grandissimi traguardi. Però so che ci saranno fischi e applausi, fa parte del mestiere. Accetto tutto, sapendo che in tutti questi anni da giocatore e allenatore ho sempre dato tutto per quei colori".

Cosa si aspetta da Lotito? 

"Avete letto di tutto ma io penso che sia lui che Tare siano state persone molto importanti per la mia carriera da allenatore. Grazie a loro ho avuto la fortuna di allenare. Li ringrazierò sempre, ci siamo integrati bene ottenendo risultati positivi".

Affronterete la Lazio, la Juve e, in mezzo, la partita di Champions. È già uno snodo decisivo?

"Sarà una settimana molto impegnativa, ma tutto questo filotto di partite sarà duro. Affrontiamone una alla volta".

A che punto dell'apprendimento è Dumfries dal punto di vista del ruolo e dell'integrazione coi compagni?

"Coi problemi di lingua pensavo ci avrebbe impiegato di più. Invece è avanti, ha già giocato tanti minuti con noi. È titolare fisso dell'Olanda, era il capitano del PSV. Con il tempo avrà ancora più concetti, migliorerà nell'apprendimento della lingua, quindi andrà sempre meglio".

Se non dovessero giocare Lautaro e Correa dall'inizio pensa più a un trequartista dietro a Dzeko o a Perisic seconda punta?

"Ho diverse soluzioni. Con Dzeko che giocherà titolare posso schierare Satriano, al suo fianco, ma anche Perisic o Calhanoglu. Dovrò valutare le condizioni di Lautaro e Correa, anche in base al recupero di entrambi".

È mancato qualcosa a Calhanoglu in questa fase?

"Sono molto, molto contento di Hakan. È parte integrante di questo progetto, non si tira mai indietro. Lunedì ha avuto una brutta distorsione in Lettonia con la nazionale e da quel giorno ha lavorato tantissimo per essere pronto per sabato. Non so se giocherà dall'inizio o a gara in corso, ma io sono molto contento di quello che ci ha dato".

Si sta affezionando all'ambiente Inter, alla Milano nerazzurra?

"Qui mi sono subito ambientato alla grande. I tifosi dell'Inter mi hanno accolto come addirittura non pensavo. Con me e con la squadra sono sempre stati fantastici, basta guardare le trasferte di questa stagione: sono sempre tantissimi e ci fanno sentire il loro calore".

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