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IL COMMENTO

Inter, Marotta: “Nuovo protocollo che limiti ASL. Terza dose vaccino obbligatoria ai giocatori”

Inter Marotta

Parla il dirigente nerazzurro

Redazione ITASportPress

Situazione al limite in Serie A con diverse partite rinviate a causa dell'emergenza Covid. ASL protagoniste con decisioni che stanno impedendo alle squadre di presentarsi in campo. Un vero e proprio caos che Beppe Marotta, CEO Sport dell'Inter, ha commentato come riporta il sito nerazzurro.

Parla Marotta

Inter Marotta

La partita tra Bologna e Inter, in programma alle 12:30 del 6 gennaio e valida per la 1.a giornata di ritorno della Serie A, non si disputerà: la squadra rossoblù non ha potuto presentarsi sul terreno di gioco del Dall'Ara a seguito della decisione dell'Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna.

"Innanzitutto ribadiamo l'obiettivo primario di tutti: salvaguardare la salute dei giocatori, dei tifosi, di tutti coloro che ruotano attorno a questo sport. Il Bologna era pronto a scendere in campo e ha dovuto subire la decisione della ASL. Manca una linea guida per lo sport: serve un protocollo che limiti la competenza delle ASL, altrimenti si ripeteranno queste situazioni".

"Nel Consiglio di Lega è stato affrontato il tema del protocollo, che verrà annunciato con una comunicazione ufficiale. Ci troviamo di fronte a uno scenario di grande confusione e di difficile interpretazione. Ci sono partite rinviate e altre che si giocheranno: questo perché ogni ASL decide in maniera autonoma. Ecco dunque casi come quello di Bologna-Inter, che non si giocherà, o quello di Spezia-Hellas, che si giocherà nonostante gli 11 positivi nella squadra veneta".

"Serve una linea guida, un confronto con il governo, il CTS e i ministeri. L'autonomia delle ASL nelle decisioni, prese per la salvaguardia della salute pubblica, provoca delle differenze, da caso a caso. Di sicuro io auspico l'introduzione dell'obbligo di vaccinazione completa per tutti i giocatori. Se tutti i giocatori avessero la terza dose, la diffusione del virus e i danni per la salute sarebbe fortemente limitati. In questa maniera l'andamento del campionato avrebbe fluidità. Oggi abbiamo uno scenario che ci porta a non sapere come sarà la fine. Spero che tutti gli atleti abbiano il vaccino completo".

"La quarta ondata ci ha preso in contropiede, alcune leghe hanno rinviato le partite altre no. La situazione è di difficile valutazione. Il rinvio di questi turni avrebbe garantito una gestione più fluida, poi però il calendario sarebbe stato molto compresso: sarebbe stato davvero difficile trovare giornate di recupero".

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