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Inter, Spalletti: “Icardi psicologo del gol. Non sono soddisfatto del mio lavoro”

Il tecnico nerazzurro: "I miei punti quest'anno e quelli dell'anno scorso sono gli stessi, ma io ambisco a fare meglio"

Redazione ITASportPress

Luciano Spalletti, tecnico dell'Inter, ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Premium Sport; queste le sue dichiarazioni: "Stiamo pensando alla Fiorentina dal giorno di San Silvestro anche perché quest’anno il calendario è stato creato in modo da riempire qualsiasi spazio. E io ritengo che sia giusto così perché nelle feste più belle dell’anno è giusto metterci lo spettacolo più bello dell’anno e quello lo può dare solo il calcio con le sue sfide".

BILANCIO - "I miei punti quest'anno e quelli dell'anno scorso sono gli stessi, ma io ambisco a fare meglio, quindi non sono soddisfatto del mio lavoro - assicura -. Guardo ai miei risultati, oltre a quelli della squadra, possiamo tirare fuori ancora qualcosa. La proprietà cinese ha a cuore l'Inter, dà continuità alla storia dei grandi presidenti nerazzurri. Steven Zhang è bravo e competente, vive qui e vuole migliorarci. L'obiettivo per il 2018 è vedere sempre 65mila tifosi allo stadio, portandoli a 80mila se faremo molto bene".

MERCATO - "Non mi incatenerò alla Pinetina se non arriverà nessuno, ho dei dirigenti forti, se ci saranno occasioni si muoveranno. Ausilio e Sabatini sono come Bono e Springsteen, nel mercato... le cantano e le suonano a tutti. Se parliamo di ordine numerico possiamo mettere qualche calciatore in rosa, se parliamo di qualità abbiamo tutto ciò che serve. Cessioni? Quando i giocatori sono in scadenza, i procuratori determinano il rinnovo o meno. Ma quando sono sotto contratto, è la società che decide se tenere un calciatore oppure no".