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Inter, l’ex Zenga: “Speravo in una chiamata e di partecipare al casting…”

Walter Zenga, recentemente esonerato dalla panchina inglese del Wolverhampton, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sportitalia

Redazione ITASportPress

Walter Zenga, recentemente esonerato dalla panchina inglese del Wolverhampton, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sportitalia. Durante la trasmissione La Partita Perfetta, l'ex portiere dell'Inter ha prima detto la sua sulla nuova nazionale italiana guidata da Giampiero Ventura: "Con tutta onestà, dopo l'europeo non ho avuto tempo di seguirla perché stavo lavorando in Championship, era complicato per me. Non ho visto nessuna partita, ma la prima sarà quella di domani sera a San Siro. Queste amichevoli sono importanti in particolare quando giochi contro grandi squadre come la Germania, assumono un fascino particolare.

ESONERO - "La proprietà cinese del Wolverhampton ha preferito passare sopra le esigenze della società. Ero andato lì per costruire una nuova situazione, ma purtroppo hanno deciso in maniera autonoma senza neanche consultare Jeorge Mendes. In 87 giorni abbiamo giocato 17 partite ufficiali con due soste della nazionale. Io e il mio staff abbiamo lavorato 25 giorni sulla squadra. La proprietà cinese ragiona così e si basa solo sui risultati. Volevo portare qualcosa di nuovo ma è difficile farlo in così poco tempo".

CASTING INTER- "Mi è sembrato esagerato. E' normale parlare con più allenatori in quei casi, specie se si vuole approfondire la filosofia del tecnico. Io all'Inter? Quando c'erano le possibilità speravo in una chiamata, potevano fare un casting anche con me (ride ndr), ma avranno avuto le loro motivazione per non farlo. Il derby di Milano? E' una situazione strana, dipenderà da quale impatto instaurerà Pioli sulla squadra. E' difficile stabilire cosa succederà, il Milan è favorito perché sta lottando per il secondo posto e ha il tecnico da inizio campionato" - ha concluso.