Garbo, intelligenza e idee chiare per il futuro. Il presidente dell'Inter Steven Zhang sa bene che i tifosi nerazzurri sono esigenti e la prossima stagione si auspicano il tricolore bis ma per il 24enne cinese il successo deve fare rima con i conti. Ecco perchè si è deciso di non continuare con Antonio Conte. «Già la scorsa estate la pandemia aveva notevolmente colpito i nostri ricavi ma abbiamo continuato con lui, concentrandoci sulla stagione convinti che potessimo vincere -ha detto Zhang alla Gazzetta dello Sport-. La decisione è stata giusta. Ma ora il conto portato dalla pandemia è tale che non possiamo non rivedere la situazione cercando dei risparmi che riportino a un prossimo equilibrio di bilancio. Dobbiamo necessariamente ridurre i costi e controllare i rischi. Questo ovviamente influenza anche le strategie di calciomercato. I nostri differenti punti di vista sulla situazione hanno portato alla separazione. Quello che non era fondamentale per lui, lo era per il club. E viceversa. Conte è un top coach, ma come presidente devo pensare alla solidità della società».
L'intervista
Inter, Zhang: “Inzaghi venuto per vincere in un club che non vuole rischi. Conte invece…”
Il numero uno dell'Inter ha spiegato il suo progetto futuro alla Gazzetta dello Sport
STRATEGIA PER FUTURO - «Il Covid ha creato enormi difficoltà. Le principali a livello economico. Per un anno e mezzo gli stadi sono rimasti chiusi con il ricasco negativo per gli introiti da botteghino e da contratti commerciali. Nella stagione 2019-2020 la perdita per i grandi club europei, tra cui l’Inter, è arrivato a due miliardi di euro. Tutti questi fattori ci costringono a rivedere i piani e a guardare verso l’esterno per ottenere nuove risorse. Ci sono state tante voci e speculazioni non vere, ma non potevamo smentirle tutti i giorni. A gennaio l’Inter è stata molto chiara sulle sue necessità: abbiamo valutato le opzioni e scelto quella che meglio si sposava con la nostra strategia finanziaria per il club a medio-lungo termine. C’è bisogno di un’ampia plusvalenza alla fine di questo calciomercato, ma vogliamo mantenere molto competitiva la squadra per permetterle di fare bene in Champions e ovviamente di riconquistarla il prossimo anno, perché vogliamo stabilmente stare tra i grandi club europei»
SUPERLEGA - «C’è necessità di rivedere il sistema calcio, avere cambiamenti nella tecnologizzazione, digitalizzazione e aumentare la capacità attrattiva del fenomeno calcio per le nuove generazioni. Dobbiamo innovare, guardare al futuro. Bisogna provare. Ovviamente questo va fatto in accordo con Fifa e Uefa. La Superleague era solo uno esempio di questi tentativi da fare. Non esistono progetti che non vengano concordati con Fifa e Uefa».
INZAGHI - «Simone ha dimostrato in questi anni di essere un tecnico di valore e di esperienza, ha le qualità per tenere competitivo il nostro club, che è ciò che vogliamo, ma cooperando con noi per far si che l’Inter resti una società solida e senza rischi. Conosce il nostro progetto, lo ha sposato e siamo molto felici di averlo qui sperando di poter vincere insieme. Conquistare il titolo bis non è facile. Sei sette club sognano di vincere lo scudetto ogni anno, poi la realtà è diversa. Godiamoci quello conquistato».
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