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FUTURO DA DEFINIRE

Juventus, Arrivabene: “Rinnovo Dybala? Abbiamo quattro parametri da rispettare…”

Arrivabene

Parla il dirigente della Vecchia Signora

Redazione ITASportPress

In casa Juventus tiene ancora banco il futuro di Paulo Dybala. La Joya avrebbe dovuto rinnovare diversi mesi fa, ma le trattative si sono bloccate. A raccontare cosa è successo è stato l'amministratore delegato Maurizio Arrivabene ai microfoni del Corriere dello Sport.

OBIETTIVI - Si parte dall'eliminazione dalla Champions League e dagli obiettivi della stagione dei bianconeri: "L'eliminazione? L’obiettivo di questa stagione era il passaggio agli ottavi e il posto in Champions League per la prossima. Raggiunto il primo, abbiamo proceduto partita dopo partita", ha detto Arrivabene. "L’uscita è stata spiacevole, ma non cambia di una virgola i nostri piani. La società è focalizzata su un progetto triennale nel quale deve coesistere l’aspetto finanziario con quello sportivo, i conti con i risultati del campo. Alla Juve è cambiata la struttura, siamo qui non per ricostruire, ma per costruire. Agnelli è distratto dalla Superlega? Proprio per niente: è presente nel quotidiano, ma la Superlega è un tema che non si può abbandonare".

DYBALA - E poi il capitolo Dybala: "In autunno abbiamo trovato l'accordo, vero, poi le cose sono decisamente cambiate. L’inverno scorso c’è stato l’aumento di capitale da 400 milioni, che serviva ad aggiustare i conti, ma non per il mercato, in più aspettavamo la semestrale, di conseguenza si sono rese necessarie nuove valutazioni riassumibili nei quattro parametri. L’aspetto tecnico, il numero delle presenze effettive, la durata del contratto e il valore economico attribuibile al singolo giocatore. Parametri che devono essere rispettati. Abbiamo scelto di far slittare l’incontro semplicemente perché il tecnico ha voluto mettere in bolla la squadra. Il giorno dell’ultimo contatto con l’agente, non ricordo con precisione la data, ma era metà dicembre, alla domanda 'possiamo ritenerci liberi?', risposi sì, ma solo perché non avrei potuto chiudere l’operazione in quel preciso momento. Fu un atto di estrema onestà. Se faremo un'offerta al ribasso? Vediamo come si presenta Paulo, nulla è deciso".

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