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Juventus, Pirlo: “Dybala ha bisogno solo di continuità”. Le motivazioni del suo avvio flop

(Getty Images)

Dybala è stato il miglior giocatore dell’ultimo campionato, come sancito dalla Lega di A

Redazione ITASportPress

La Juventus aspetta Paulo Dybala che in questa stagione non sta incidendo come in quella scorsa. L'argentino ha fallito anche a Benevento dove si è trovato sul piede sinistro una palla da trasformare in gol. Poteva cambiare tutto: il resto del match contro i ragazzi di mister Inzaghi, e quindi la classifica della Juve, ma anche, forse, la stagione di Paulo. Ci sono motivazioni di varia natura: tattica, psicologica, fisica. Le ultime sono state le più esplorate e credibili nelle scorse settimane. Ha cominciato la stagione rincorrendo per l’infortunio alla coscia. Poi sono arrivati l’infezione urinaria e gli antibiotici: allenamenti a singhiozzo, partite saltate, forma tutta da ritrovare. Ora però Paulo è a disposizione da un mese abbondante, in cui è stato reinserito gradualmente, anche perché l’esplosione del “Moraldo” non induceva alla fretta. Sabato per 30 minuti si sono riviste “gamba” e guizzi. Il calo seguente è in parte imputabile alla forma non perfetta. Ma col fisico non si spiega tutto.

Continuità - Il numero 10 in questo inizio di stagione ha faticato spesso, se non in ogni partita, a trovare la giusta posizione in campo. Pur partendo dalle stesse zolle di sempre, la voglia di toccare palloni lo induce spesso a rientrare verso la metà campo, ad allontanarsi da quell’area dove potrebbe essere più decisivo. Non è un’indicazione in senso stretto di Pirlo, e nemmeno una necessità dettata dalla presenza dei compagni di reparto -come riporta Gazzetta dello Sport - . Sembra più una tendenza innata al “trequartismo” che però finisce con l’adattarsi male allo schieramento attuale, rischiando anche di lasciare Morata o Ronaldo soli in mezzo ai difensori. Lontano dalla porta anche il quasi 90% di passaggi riusciti non sono decisivi. Con l’ingresso di Kulusevski, che partendo da destra si accentrava, il 10 ha finito per spostarsi all’ala destra: meccanismi da oliare. C’è poi anche una componente psicologica, la necessità del giocatore di sbloccarsi e tornare a sentirsi decisivo come prima dell’infortunio che ne ha chiuso in anticipo la scorsa stagione. I gol al Ferencvaros, non decisivi e su omaggio troppo gentile dei difensori, non sono bastati a far scattare la convinzione del «sono tornato». La prossima occasione non tarderà, sabato nel derby senza Morata tocca ancora a lui. Sembra un buon contesto, per tirarsi fuori “dal pozzo”. Oggi Pirlo in conferenza stampa ha detto che Dybala ha bisogno di continuità per tornare ad essere quel calciatore che si è visto la scorsa stagione quando fu giudicato dalla Lega A il migliore di tutti.