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Juventus, Sarri: “Percorso buono, ci mancano intensità e continuità”

Le dichiarazioni del tecnico bianconero

Redazione ITASportPress

Dopo la sconfitta di Napoli, la Juventus prova a risollevarsi in campionato. La Vecchia Signora affronterà la Fiorentina nel match di domani. Il tecnico dei bianconeri Maurizio Sarri commenta il momento della sua squadra nel corso della conferenza stampa: "Delle polemiche dopo la sconfitta con il Napoli ne so abbastanza poco. Mi sembra strano che vengano strumentalizzate certe frasi. Mi sembra normale che una persona resti legata a quei ragazzi con cui ha lavorato per tre anni. Loro mi hanno consentito di arrivare ai top club come il Chelsea e come la Juve. C'è una la gratitudine perché da lì parte il percorso che ti fa arrivare alla più grande società italiana che è la Juventus. I tifosi juventini si conquistano con i risultati, giustamente dovevano essere arrabbiati perché abbiamo giocato male e perso".

DIFESA - "Le tante reti subite potrebbero essere un sintomo da pancia piena. Effettivamente in una certa parte della stagione siamo andati a calare il livello di intensità dopo il vantaggio anche se nell'ultimo periodo sembrava una difficoltà superata. Qualcosa in quel senso lì si può fare, si deve innescare una maggiore attenzione anche tramite esercitazione. Non è semplice quando si parla di situazioni più mentali che tattiche. Non sono preoccupato, ma tutto ci deve far riflettere. Le statistiche devono dare conferme per quello che vedi. Si devono valutare, il percorso è buono. Abbiamo qualcosa meno in campionato e meglio in Champions e Coppa Italia. Il percorso a livello di risultati è buono, così come abbiamo tutti la sensazione che possiamo fare meglio, soprattutto a livello di continuità. Abbiamo solo partite preoccupanti, che casualmente o no sono arrivate a fine di un ciclo di gare, quello a fine dicembre e quello a fine gennaio: questo aspetto va monitorato. Mi piacerebbe vincere qualcosa d'importante. Anche se la Juve è abituata a vincere e difficilmente ci si può far ricordare per le vittorie".

FIORENTINA -"Difende con un'attenzione buonissima. Soffoca tutti gli spazi con la fase difensiva bassa e ha anche una ripartenza veloce. Dal punto di vista offensivo la capacità dovrà essere quella di muovere la palla più velocemente per evitare traffico. Dietro si dovrà fare attenzione e non perdere le posizioni, così da cercare di bloccare sul nascere eventuali ripartenze veloci".

FORMAZIONE "Khedira? Mi sono perso gli ultimi tre-quattro giorni perché ha avuto l'influenza. Sta lavorando a parte, per adesso per valutare i tempi è prematuro. Tridente? Per me ci sono partite che dal punto di vista tattico non possono fare testo, perché arrivano da un approccio senza energie nervoso che fa cadere la condizione fisica. In quel caso la squadra si allunga e non vedi nulla, va preso in considerazione il motivo per cui in alcune partite arriviamo scarichi. La stanchezza non può essere un alibi, vuol dire che una condizione mentale non ottimale incide su tutto. Pjanic? Aveva solo una grossa contusione. Ha approfittato per fare delle cure su un problemino che aveva prima. Si è allenato con la squadra ed è disponibile. Non so se Buffon giocherà domani. Sicuramente ne farà tante da qui alla fine. Per adesso giochiamo una volta alla settimana e dunque le rotazioni sono minori. Douglas Costa? Lui può spostare gli equilibri, in due mesi l'obiettivo è farlo diventare importante. L'ipotesi Douglas è da prendere in considerazione sempre".

EMRE CAN -"Sono situazioni normali. Ho trovato un gruppo di 27 giocatori, se tra questi ce ne sono uno-due che hanno problemi di inserimento in un nuovo contesto mi sembra normale. Le sue qualità non si discutono, in un altro modo di giocare diventa fondamentale".

MERCATO - "Io non ho chiesto nulla in estate e nulla a gennaio. Questa rosa è forte, devo essere io ad adeguarmi alle caratteristiche della rosa, non si può certo pensare di rivoluzionare un organico".