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Juventus, Sarri: “Troviamo la nostra identità. Lista Champions? Ho dovuto fare delle scelte”

Sarri (getty images)

Le parole del tecnico in conferenza stampa

Redazione ITASportPress

Vigilia di campionato per la Juventus di Maurizio Sarri che domani alle 15 farà visita alla Fiorentina al Franchi. Sfida particolare per il tecnico toscano che sarà per la prima volta in panchina in questa stagione dopo i problemi di salute.

Intervenuto in conferenza stampa, il mister ha presentato la gara contro gli uomini di Montella. Ecco le sue parole:

RITORNO - "Non è stato semplice rimanere fuori. Ringrazio i medici che mi hanno curato, e mi hanno fatto capire che dovevo fare un piccolo passo indietro. Ma ero sereno perché lo staff tecnico andava alla grande".

LISTA CHAMPIONS - "Non è stato semplice né gratificante effettuare le scelte per la lista Champions, ma era una cosa necessaria: mi spiace, perché sono coinvolti due giocatori importantissimi. Queste difficoltà, però, dimostrano la grande forza della nostra rosa". "Emre Can? E' normale che quando un giocatore subisce una scelta forte e impattante ci sia un aspetto emozionale: bisogna dargli l'opportunità di 'buttare fuori' quello che prova. Ho l'età giusta per capire le reazioni".

SQUADRA - "Adesso penso solo al campionato, la nostra attenzione deve essere rivolta a domani. Siamo in una fase in cui fare rotazioni è difficile, perché stiamo trovando la nostra identità e il nostro assetto. Abbiamo tanti giocatori che negli ultimi mesi hanno giocato poco, come Khedira, Ramsey e Rabiot. Ma devo dire una cosa: mai nella mia carriera ho visto la squadra lavorare così bene durante la sosta per le Nazionali".  "Bentancur? Penso possa diventare un giocatore molto importante". "Adesso il mio obiettivo è recuperare completamente Rugani e fare adattare nel minor tempo possibile de Ligt al calcio italiano. Fra qualche mese esprimerà cose importanti". "Higuain ha giocato per quello che mi ha fatto vedere durante gli allenamenti e in partita ha portato risultati".

IDENTITA' - "Ho sempre detto che la Juventus è la squadra più forte, anche dal punto di vista societario. In questi mesi mi sono reso conto che la forza della Juve è nell'organizzazione, nella testa, nella mentalità e nel proiettarsi verso la prossima partita. Dobbiamo cambiare il nostro modo di gestire alcuni momenti della gara, facendo più possesso palla e non aspettando gli avversari al limite dell'area di rigore".  "A Napoli c'era una differenza fra i 14/15 che giocavano di più e gli altri. Al Chelsea abbiamo adottato una rotazione forte, che ha coinvolto 18 giocatori. Adesso non siamo ancora totalmente pronti, ma l'obiettivo è avere 10 giocatori interscambiabili".

JUVENTUS-NAPOLI - "Come l'ho seguita? Ho vissuto Juventus-Napoli chiuso in una stanza. Umanamente mi è dispiaciuto per Koulibaly, ma ho pensato che abbiamo meritato di vincere, sebbene l'episodio sia stato fortunoso".