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LAZIO, Felipe Anderson: “Ecco come si diventa campioni”

Durante l'incontro all'Istituto comprensivo Grazia Deledda di Roma, l'esterno offensivo brasiliano della Lazio ha risposto alle domande dei bambini presenti

Redazione ITASportPress

A margine dell'incontro all'Istituto comprensivo Grazia Deledda di Roma, l'esterno offensivo brasiliano della LazioFelipe Anderson ha risposto alle domande dei bambini presenti: "Essere famosi è una cosa bella, vuol dire che il tuo lavoro è riconosciuto e che stai facendo una cosa importante. Mia madre dice che quando ero nella pancia già davo i calci. A 5-6 anni ero sempre con il pallone, già da piccolo ero innamorato del calcio. Dopo una partita persa si è delusi, ci sono anche dei compagni che parlano in questi momenti. Nello sport capita di perdere una partita, ma bisogna subito cercare nuove motivazioni, non si deve mai abbassare la testa. Giocando a calcio si conosce tutto il mondo, c'è un lato bello e uno brutto. Sei sempre lontano dalla famiglia, ma ad esempio conosci città belle come Roma. Mi piace giocare nella Lazio, quando ho avuto la possibilità di venire qua non ci ho pensato molto. Già seguivo la squadra, sono molto contento di giocare nella Lazio. Per diventare campioni bisogna soffrire tanto, fare cose diverse dagli altri, fare ogni giorno meglio. Solo così si può diventare un campione. Cosa si prova ad andare in tv? È bello, a me piace quando arrivo a casa e rivedo la partita. E piace anche alla mia famiglia che è lontana e può seguirmi. È bello vincere contro squadre forti. Cerchiamo sempre di dare il nostro meglio. Quando non riesci a giocare bene ci sono i calciatori più esperti che ti motivano. Ognuno deve essere consapevole di fare un lavoro importante. Ogni giorno che non riesco a fare bene arrivo a casa e mi dico che devo fare di più e migliorare".

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