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Lazio, Luis Alberto fa marcia indietro: “Chiedo scusa alla gente che si è sentita offesa”

Luis Alberto Lazio (getty images)

Il numero 10 chiude la polemica con le scuse al mondo laziale

Redazione ITASportPress

Il fantasista della Lazio Luis Alberto, fa marcia indietro e si scusa per il messaggio di ieri sui social dove ha attaccato la società e in particolar modo il presidente Claudio Lotito. Tutta nasce dalla notizia del nuovo aereo personale della Lazio, presentato ufficialmente nella mattinata di venerdì 13 novembre con foto e video social: un Boeing 737/300 Classic che il presidente Claudio Lotito ha voluto regalare alla sua Lazio, e che ora il club userà per volare in Italia e in Europa, con ogni probabilità per la prima volta il prossimo 20 novembre in occasione della trasferta di campionato contro il Crotone. Il numero 10 spagnolo prima su Instagram, sotto forma di stories ha detto: "Tutto molto bello… ma quando ci preoccupiamo di quello che c’è dentro? Apparenza". Criptico, appunto. Ma poi la diretta su Twitch dove, interrogato da un tifoso proprio sul tema nuovo aereo, dice ancora più chiaramente: "L'ho visto, così tanti soldi spesi… Compra cose, spende cose. Per noi della squadra invece non c'è niente". Il laziale si riferiva agli emolumenti di settembre, per il pagamento del quale, come da accordi, c'è però tempo fino all’1 dicembre. Senza dimenticare che lo spagnolo ha da poco rinnovato il suo contratto con la società fino al 2025 a circa 3 milioni.

LA MARCIA INDIETRO - Oggi sono arrivate le scuse di Luis Alberto, sempre via social: "In riferimento a quello che ho detto ieri, non era il momento di dirlo, ma ho sempre detto ciò che penso - ha esordito lo spagnolo nei suoi quattro minuti di chiarimento -. So che non è tutto legato ai soldi, so che è un momento difficile per tutti. Pensiamo a giocare a calcio che è la cosa più importante, ma quando dico una cosa non la dico solo per me, ma per tutti. Io voglio che la Lazio lavori per il bene di tutti noi, soprattutto se c’è qualcuno che ha degli arretrati. Sono il primo a prendersi la responsabilità, ho fatto un errore. Per tutto il tempo in cui sarò nella Lazio darò il massimo, come sempre. Per la Lazio ho giocato anche da infortunato e ho sempre dato tutto. Mi sono arrivati dei messaggi in cui mi si dice di non essere laziale: non posso essere laziale come voi - ha proseguito lo spagnolo -, non posso essere veramente laziale come lo è Cataldi (alla Lazio da quando aveva dodici anni, ndr), sono arrivato solo quattro anni fa. Chiedo scusa alla gente che si è sentita offesa, non era mia intenzione. La squadra è stata la prima a mettersi a disposizione, e abbiamo lasciato anche un mese di stipendio per questa situazione. Darò il cento per cento come sempre. Devo ringraziare la Lazio che mi ha dato tutto e anche io ho dato tutto alla Lazio. Dobbiamo continuare ad essere una famiglia. Ho sbagliato il momento per dire questa cosa, ma dico anche che dobbiamo migliorare in certe cose. Forza Lazio, speriamo di poter festeggiare ancora dei titoli insieme. Un saluto a tutti". Un chiarimento che, in ogni caso, difficilmente eviterà allo spagnolo una multa da parte della società.