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Lazio, Sarri: “A Bergamo per imporre il nostro gioco”

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Il tecnico della Lazio ha presentato il match di domani sul terreno dell'Atalanta

Redazione ITASportPress

Il tecnico della Lazio Maurizio Sarri dopo il successo contro la Fiorentina, parla bene della sua squadra alla vigilia del match di domani contro l'Atalanta: “La supremazia territoriale di mercoledì è stata 50 e 50, abbiamo trovato una Fiorentina che ha fatto un buon possesso e ci hanno costretto a difendere. Domani andiamo a Bergamo per affrontare una squadra forte ma vogliamo imporre come sempre il nostro gioco. Esaltarsi con le big è una costante di questo gruppo, noi vogliamo avere continuità non solo reazioni dopo brutte partite. Le scelte dipendono da come stanno e da come sono usciti dalla gara contro la Fiorentina. Oggi valutiamo il tutto e vedremo se Cataldi e Luis Alberto potranno essere riproposti. L’Atalanta è una grande squadra e che da diversi anni sta facendo un grande percorso, ha tanta intensità e cattiveria, in più hanno grandi capacità di palleggio. Come dice Guardiola è una squadra difficile da affrontare. Milinkovic mercoledì ha fatto la migliore gara della stagione. Noi ci riposiamo sempre di meno delle altre, ed è una difficoltà che si aggiunge oltre tutto il resto. Secondo me la squadra corre troppo in relazione a quello che facciamo, è un discorso di distanze e di tempi. Siamo generosi nell’andare in pressione ma poi rimaniamo scoperti e vanifichiamo tutto. Dobbiamo lavorare per fare lo stesso lavoro faticando di meno. Ciro sta rispettando il suo valore, ha giocato 9 partite e ha segnato 8 gol, poi le partite sono sempre una cosa a sé.

Ci saranno gare con più palle gol e partite con meno palle gol. Muriqi si sta allenando bene, anche lui è uscito deluso dalla gara di bologna per il suo rendimento e quello della squadra. Ci darà una mano per far riposare gli altri. Sul mercato non so che dire. In trasferta dobbiamo giocare come all’Olimpico, stessa determinazione e stessa cattiveria agonistica. I campi e le porte hanno le stesse grandezze dell’Olimpico, dobbiamo giocare con la stessa personalità e con lo stesso approccio mentale. Io non faccio tanti paragoni con lo scorso anno, ho solo cercato di valutare perché la squadra ha certe reazioni e certi comportamenti andando a vedere cosa è successo negli anni precedenti. La Lazio è entrata in Champions quando Milan e Inter erano presenti in campionato in modo marginale, adesso è tutto diverso. Il mio arrivo può aiutare con il lavoro, si può iniziare un percorso ma ci vuole tempo. Poi se vediamo in Europa vincono sempre le più forti economicamente, si possono ribaltare delle situazioni ma non così tanto. In difesa stiamo migliorando, i due che hanno giocato contro la Fiorentina sono quelli che hanno giocato di più e sono più avanti degli altri soprattutto a livello comunicativo.

L’Atalanta è un esempio societario, è un esempio comportamentale. Loro fanno scelte precise con convinzione e determinazione. In un momento storico come questo ha raccolto molti benefici dal loro modo di pensare. L’Atalanta sta diventando fonte di ispirazione per molti. Noi dobbiamo fare il nostro percorso, simile magari da punto di vista delle scelte ma diverso dal punto di vista tecnico. I giocatori che possono giocare nel ruolo di Felipe Anderson e Pedro sono pochi, abbiamo due ragazzi giovani ed interessanti. Mi sembra prematuro dare a loro due grandi responsabilità. Moro è più avanti nel percorso rispetto a Luka, possono diventare forti ma ora dobbiamo utilizzarli a spezzoni per non caricarli di responsabilità”.

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