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Le verità di Mirabelli sul Milan: “Un errore la fascia a Bonucci. Potevamo prendere CR7, ma…”

Mirabelli (getty images)

L'ex ds rossonero rivela alcuni retroscena sulla sua esperienza da poco terminata

Redazione ITASportPress

Un anno vissuto tra alti e bassi al Milan. L'ex direttore sportivo Massimiliano Mirabelli ha raccontato a Sportitalia la sua avventura da dirigente rossonero, vissuta accanto a Fassone e alla proprietà cinese. Tanti retroscena legati al mercato e ai vari problemi avuti con Raiola per il rinnovo di Donnarumma ma non solo. Nelle sue parole anche il periodo di Montella e l'attualità con Gattuso. Questi alcuni tratti salienti delle sue parole:

RETROSCENA CR7 - "L'attaccante che stavo prendendo e che avrebbe fatto venire giù San Siro era Ronaldo. Era un'operazione pensata con Jorge Mendes, ne abbiamo parlato e l'avevamo fatta sotto traccia. Era nata grazie ai buoni rapporti con Mendes e sapevamo che Cristiano poteva avere problemi a Madrid. Si era parlato di tutto, per quanto riguarda la parte tecnica era stato fatto tutto ma il portafoglio non è nostro. Yonghong Li voleva chiudere, noi siamo stati responsabili e ci siamo accorti che non era sostenibile. Se avessimo avuto una grande proprietà come oggi lo si prendeva".

DONNARUMMA E RAIOLA - Con Raiola non c’è odio o guerra. Ognuno cercava di tutelare il proprio interesse. Mino ha fatto tante cose con il Milan e aveva un approccio diverso, era abituato in maniera differente. Il problema principale era trattenere Donnarumma, tutti si chiedevano chi avrebbe fatto il rinnovo dicendo che non si poteva perderlo. Raiola non aveva rinnovato col Milan prima perché aveva delle pretese per il suo rinnovo, richieste da 30-40 milioni di euro per rinnovare Donnarumma. Si parlava di queste cifre, richieste che per me sono assurde ma che oggi sono legittime. Alla fine siamo arrivati alla firma senza spendere un euro in commissioni o altro. Arrivati alle mani? No, assolutamente ma i toni sono stati a volte accesi, anche a casa sua a Montecarlo. Il milione concesso al fratello di Gigio? Qualcosa bisognava pur concedere. L'arrivo di Reina? E' importantissimo perché è stata un'opportunità in un momento in cui eravamo quasi sotto ricatto da parte di Raiola su Donnarumma. Situazione imbarazzante nella quale si è scelto di tutelare il club”.

BONUCCI - "Bonucci non può certamente essere considerato un flop. Difendo quell’acquisto. Ha detto che è stato un errore? Ci sono modi e tempi, oggi parla anche per riconquistare la gente e sono dichiarazioni di comodo. Lui era convinto di venire al Milan. Dargli la fascia è stato un errore ma non perché non sia un ragazzo spettacolare, ma perché c'erano altri prima di lui con più gare con il Milan".

MONTELLA - "Siamo arrivati il 16 aprile e abbiamo finito una stagione complicata in cui Montella aveva fatto comunque un buon lavoro. Meritava la chance di restare, adesso è facile dire che è stato un errore. E’ vero, però, che ci abbiamo riflettuto non poco". E in quel poco c'è stato anche il tentativo di prendere Antonio Conte, reduce dalla vittoria della Premier League sulla panchina del Chelsea. Una suggestione durata qualche settimana: "Abbiamo ascoltato Conte, ci abbiamo parlato con un contatto diretto senza, però, arrivare a una trattativa". Poi su Gattuso: "Sono orgoglioso di aver fatto questa scelta per professionalità, competenza e amore che Rino e il suo staff mettono ogni giorno a disposizione del Milan".