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L’ex arbitro De Santis avverte: “Nuova Calciopoli dalle parole di Pecoraro”

(Getty Images)

L'ex fischietto esprime il suo parere sulla vicenda del contestato Var in Inter-Juventus del 2018

Redazione ITASportPress

Le rivelazioni dell'ex procuratore Giuseppe Pecoraro sul rebus Var nel contestato Inter-Juventus del 2018 continuano a far discutere. Anche l'ex arbitro Massimo De Santis esprime il suo parere sulla vicenda nel corso della trasmissione "Punto Nuovo Sport Show" su Radio Punto Nuovo: "Mi domando a che cosa serva la procura federale nell'ambito della FIGC se poi si agisce solo su suggerimento della Procura della Repubblica. La domanda che mi pongo su Orsato è come si fa a non prendere un provvedimento in tal senso. Come tutti gli arbitri anche lui può sbagliare, ma un tempo gli errori potevamo vederli solo dopo, oggi ci sono soggetti in una stanza con dei monitor ed in tempi rapidi davanti ad un replay non sanno prendere decisioni? La gente vuole che una partita di calcio termini senza contestazione, fermo restando che esisterà sempre almeno un parere controverso. Ma in casi come quello di Orsato e tanti altri, se mettiamo l'ausilio televisivo, 60 mila persone dallo stadio e i milioni che stanno a casa hanno possibilità di capire. Valeri e Orsato hanno fatto finta di non vedere? Da arbitro per la posizione di Orsato dovrebbe aver visto che lì c'è un provvedimento disciplinare. Puoi sbagliare sul rosso o giallo, ma il provvedimento c'è tutto. Il file audio potrebbe non esserci mai stato, perché Valeri, sbagliando, in quel momento l'ha ritenuto da ammonizione e quindi non è intervenuto. Perché gli audio della partita non vengono messi su un nastro e consegnati alla Procura? Al termine della gara, non dopo 18 mesi. Perché Pecoraro non ha messo in atto i suoi poteri? Sulle chiacchiere è nato Calciopoli e potrebbe nascere un altro processo rimettendo il calcio sotto accusa".